Dalle sezioni del PCL
ALLEARSI CON IL PD? NEANCHE A PARLARNE
22 Novembre 2008
da IL TIRRENO.
La posta
Con la vittoria delle elezioni della Sinistra Arcobaleno a Massa sembrava che la città si dovesse catapultare in un nuovo bastione del socialismo, ma la realtà è ben diversa. I problemi ci sono e sono ben visibili, basta vedere i battibecchi in consiglio comunale negli ultimi tempi.
Adesso i dirigenti delle varie organizzazioni locali hanno dato vita al “coordinamento provinciale della sinistra”, un nuovo soggetto politico ed elettorale per studiare a tavolino le prossime amministrative nei Comuni della Lunigiana. Questo coordinamento segna senza dubbio una poderosa svolta a destra di questa sinistra borghese, riformista, di cui fanno parte alcuni noti politici locali, Maurizo Bonugli, Martina Nardi, Simone Ortori, Carlo Paolini, Loreno Vivoli, Nicola Marchetti, Enzo Della Maggesa e molti altri. Ovviamente tutti disponibili ad alleanze strategiche con il PD pur di evitare come dice Carlo Paolini un “secondo Pucci” e guai vari con il partito di Veltroni. Un conto è l’unità d'azione tra tutte le forze della sinistra, nei movimenti e sulle piazze, contro le forze dominanti e attorno a comuni obbiettivi di lotta, altra cosa e ben diversa sono le elezioni insieme al partito democratico per ricoprire ruoli istituzionali.
Molte persone credono che un’alleanza Sinistra Arcobaleno e PD possa avere lo stesso fascino che aveva il fronte popolare alla fine della seconda guerra mondiale, ma questa non è l’unione elettorale dei partiti della sinistra che fanno un fronte comune per battere la reazione, è totalmente diverso.
Molti dei suoi potenziali elettori, che ancora credono siano un partito di sinistra, si sbagliano di grosso. La vera sinistra deve rimanere fuori, ben distinta dal partito democratico.
Il coordinamento della sinistra mi piacerebbe vederlo alle elezioni con quali simboli si presenterebbe, arcobaleno o falce e martello in operazione di marketing per paura di perdere consensi elettorali ?
Noi siamo stati e siamo l’unico partito che non si è compromesso con Prodi, gli unici a non tradire le ragioni dei lavoratori e a cercare di ricostruire la sinistra italiana partendo dal mondo del lavoro.
Per questo diciamo basta ai sacrifici, la popolazione non ne può più, noi non ci compromettiamo con gli imprenditori del lapideo e chi fa il bello e il cattivo tempo in provincia. Vedi la casta del PD. Questo non è settarismo: è onesto realismo e chiarezza per tutti.
NICOLO’ MENCHELLI
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI