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Venerdì, 16 Settembre 2011 alle ore 17.30 - Sala Guido Torrese c/o CGIL Chieti Via Federico Salomone 69 CHIETI

“LAVORATORI IN LOTTA CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO”

Perchè questa assemblea?

Perchè se non ora, quando? La manovra proposta dall'agonizzante Governo Berlusconi, scarica sui lavoratori e le masse popolari i costi ingenti di una crisi senza fine. Tanto nel suo contenuto “economico”, quanto ancor di più sul tema dei diritti del lavoro questa manovra rappresenta un atto di guerra aperta dei padroni e del loro governo, contro i lavoratori. Dalle opposizioni parlamentari, com'è noto ormai a tutti, non è lecito attendersi nulla. Sparate demagogiche a parte, le ricette sono le stesse del governo se non in alcuni casi, peggiori. Dunque, tocca ai lavoratori in prima persona assumersi l'onere di questa battaglia.

Chi è chiamato a partecipare all'assemblea?

Dovrebbe partecipare all'assemblea chiunque è direttamente colpito dalle misure contenute nella manovra (che ricordiamo è la terza dall'inizio dell'anno e rischia di non essere l'ultima). L'elenco dei “colpiti” è davvero lungo. Lavoratori pubblici e privati, precari, disoccupati, immigrati, studenti, operatori della scuola, pensionati, e l'elenco è ancora lungo. Vorremmo che l'assemblea fosse partecipata dalle vittime di questa manovra. Naturalmente, crediamo fondamentale la partecipazione ampia e qualificata delle organizzazioni politiche e sindacali della sinistra. Questa volta lo scenario è radicalmente diverso: di fronte ad un attacco di queste proporzioni, i mille distinguo, le infinite beghe del passato, i minuetti di facciata devono lasciare spazio alla ricerca della più ampia unità nella lotta . Le masse popolari di questo paese non capirebbero atteggiamenti settari o conservativi e ogni ambiguità farebbe in definitiva il gioco dell'avversario. In ogni caso l'assemblea sarà sovrana, dunque a prescindere dall'appartenenza o meno ad un soggetto collettivo si voterà su ogni singola decisione da assumere ed ogni “testa” varrà un voto.

Cosa sarà chiamata a decidere?

L'assemblea nelle intenzioni, dovrebbe coordinare le iniziative di lotta sul nostro territorio regionale, discutere ed elaborare una propria piattaforma rivendicativa, selezionare le forme di lotta più adeguate, raccordarsi con le istanze nazionali e costituirsi come referente unitario del movimento.
Proponiamo l’ambizioso tentativo di unire le forze del movimento operaio, dei vari movimenti settoriali e della sinistra politica, in piena autonomia dal centrosinistra borghese e, in prospettiva, contro la sua politica, sulla base di cinque punti generali da cui partire:

1) Non pagare il debito;
2) Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra;
3) Giustizia e diritti per tutto il mondo del lavoro;
4) I beni comuni per un nuovo modello di sviluppo;
5) Una rivoluzione per la democrazia.

Perchè proprio noi ci assumiamo l'onere di questa convocazione?

La risposta è semplice. Così come siamo stati sempre “allergici” ai cartelli elettorali e alle alleanze senza principi, allo stesso modo abbiamo sempre rivendicato la massima unità nella lotta.
Non è importante chi per primo indica una strada giusta, l'importante è che la si segua.

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