Dalle sezioni del PCL

Quando le burocrazie sindacali aiutano i padroni

19 Luglio 2017
burocrat


OMB e HORECA sono due delle tante fabbriche del territorio forlivese che licenzieranno ben presto alcuni lavoratori.

Le burocrazie sindacali locali, prive di ogni concetto di lotta di classe, non hanno di meglio da fare che andare a bere un tè dal prefetto, facendo finta che sia l’unica strada da percorrere per impedire i licenziamenti.

In tanti anni abbiamo visto ripetersi più e più volte questa fallimentare strategia sindacale, sempre con un esito finale disastroso.

Se va bene il padrone concede ai licenziati una buonuscita (con calcio nel culo) oppure solo il calcio nel culo con licenziamento a secco. Tanti dei lavoratori licenziati sperano in una nuova collocazione, una speranza che svanirà ben presto in un mercato del lavoro che non offre alcuna possibilità, salvo qualche lavoro usurante più vicino alla schiavitù che al lavoro, ossia senza diritti ma con tanti doveri e naturalmente salari da fame.

Grazie al Jobs Act e alla cancellazione dell’articolo 18, approvati senza alcun tentativo serio di contrasto da parte dei sindacati, la precarietà è assicurata: i nuovi licenziati saranno “flessibili”, ricattabili, vessati e tartassati. Vedranno una costante erosione dei contratti di secondo livello (se mai ne avranno uno!), vedranno l’evaporazione del salario accessorio, che dalla busta dell’operaio diventerà magicamente buono spesa, bene di consumo, naturalmente esentasse per il padrone.

Una critica però va fatta anche ai lavoratori: non aspettate che qualcuno vi tolga le castagne dal fuoco. Finiranno bruciate. Abbiate in voi la consapevolezza che siete solo voi stessi, con la lotta, a portare a casa i risultati migliori. Siate voi a licenziare burocrazie sindacali passive e inefficaci e i padroni, a cui interessano solo i profitti.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione Romagna

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