Dalle sezioni del PCL

Genova: pugno duro contro gli occupanti di case

Si svendono le case popolari e si criminalizzano gli occupanti.

19 Ottobre 2016

Mentre il Comune e la Regione non cercano soluzioni al problema abitativo dei proletari, svendono le case popolari e non le assegnano, sfrattano e sgomberano, gli occupanti divengono il principale capro espiatorio. Ipocrisia istituzionale e necessità di costruire un lotta concreta.

Si continuano a consumare tragedie sociali, e i responsabili di tutto questo si coprono con operazioni di polizia per criminalizzare chi è in difficoltà economica e non ha altre soluzioni.
Stiamo parlando della campagna contro le occupazioni abusive nelle case popolari dei quartieri ghetto, abbandonati dalle istituzioni borghesi di ogni livello, veri e propri cimiteri sociali in cui relegare chi non può permettersi gli affitti del "florido" mercato libero immobiliare delle zone centrali di Genova.
Non basta il Piano Casa di Renzi e Lupi, che colpisce chi è occupante con l'impedimento a stipulare contratti di luce, gas, acqua e telefonia e l'impossibilità di ottenere la residenza, con tutte le conseguenze sociali in termini di servizi e agevolazioni mancate che ne vengono (rinnovi delle tessere sanitarie, premessi di soggiorno, agevolazioni sulle mense scolastiche, iscrizioni scolastiche etc.).
Non basta il fatto che ci siano migliaia di appartamenti pubblici sfitti, vuoti o in totale abbandono. Che oltre 4000 persone in graduatoria siano in eterna attesa di un appartamento a canoni popolari che non arriverà mai, proprio perchè ARTE ha deciso di venderne oltre 2000 e di assegnarne meno di 100 all'anno.
Non basta che ARTE sostenga operazioni di speculazione immobiliare di Chiesa e Cooperative, mettendo come priorità il direzionamento dei fondi per l'Edilizia Sociale, che corrisponde a fare da garante per i proprietari che accettano di offrire affitti appena al di sotto degli irraggiungibili canoni di mercato, nelle agevolazioni fiscali a multiproprietari etc.
Se occupi, perchè non ti verrà mai assegnata una casa popolare e non puoi vivere sotto i ponti, sei un criminale. Se rubi l'energia elettrica, perchè il Governo ti impedisce di avere un contratto della luce, devi essere arrestato.
Ma se Regione, Comune, Governo e ARTE non garantiscono, a chi ne ha bisogno, le case a canoni popolari accessibili e in condizioni di rispetto della dignità umana, e non in quartieri abbandonati e privi di servizi e manutenzione, cosa sono?
Come Partito Comunista dei Lavoratori esprimiamo solidarietà ai perseguiti dalle forze dell'ordine, coraggiose con i deboli e servili coi potenti, perchè costretti ad occupare dalle condizioni sociali e dall'assenza di offerta di edilizia popolare. Ribadiamo la necessità di organizzarsi, in tutti i quartieri popolari, in comitati di lotta per la casa, per riappropriarci di una necessità, per rivendicare le case popolari e la loro manutenzione; per rivendicare canoni e spese di amministrazione proporzionali al reddito; per occupare tutto lo sfitto, il non assegnato, l'abbandonato; per pretendere l'esproprio senza indennizzo di tutte le proprietà immobiliari di Chiesa, Banche, Agenzie immobiliari, palazzinari e grandi speculatori e grandi proprietari; per difenderci dagli sfratti e dagli sgomberi che cacciano per strada oltre 900 famiglie all'anno, 3 al giorno; per pretendere la cancellazione del Piano Casa e un forte investimento nell'edilizia popolare.

Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione di Genova

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