Dalle sezioni del PCL

Contro i licenziamenti al polo tecnologico Piaggio

Il PCL presente al picchetto degli operai davanti al cancello della fabbrica, per il ritiro dei licenziamenti di 4 operai, di un sindacalista Cobas e contro gli altri 12 licenziamenti annunciati.

18 Gennaio 2016
piaggio

Da questa mattina un nutrito gruppo di operai della Ceva, della Piaggio e della DNA, insieme a militanti politici e sindacali, tra cui i compagni del PCL, hanno iniziato il picchettaggio del cancello del Polo Tecnologico per chiedere il ritiro delle lettere di licenziamento del delegato Cobas Sandro Giacomelli e di altri 4 operai.

La DNA, in appalto alla CEVA (di fatto magazzino Piaggio esternalizzato negli anni '90), ha annunciato un totale di 16 licenziamenti, a cui cercherà di arrivare attraverso lo strumento del licenziamento individuale. Il licenziamento del compagno Sandro Giacomelli, colpito da una sequela di pretestuosi provvedimenti disciplinari, va inquadrato nell'ambito della sua attività sindacale e di lotta per il salario e i diritti, culminata con gli scioperi che negli ultimi anni avevano permesso di difendere i contratti full-time e di ottenere aumenti salariali.

I padroni dicono che non c'è lavoro e per questo devono licenziare e per meglio far sentire la loro voce licenziano e colpiscono con provvedimenti disciplinari i lavoratori che svolgono attività sindacale e che si battono contro le politiche anti-operaie del padronato e dei suoi governi. Così è per il compagno Sandro Giacomelli della DNA, come per il compagno Doro, membro del CC della FIOM e animatore dell'area classista "Il sindacato è un'altra cosa - opposizione CGIL", licenziato dalle Officine Meccaniche Carraro col pretesto della crisi economica ma in realtà esclusivamente per la sua attività politica e sindacale dentro e fuori la fabbrica.

Sostenere la battaglia per il ritiro dei licenziamenti in DNA è un dovere per il nostro partito e di tutte le forze sindacali e politiche che si pongono sul terreno della difesa degli interessi di classe, immediati e futuri; eliminare dai posti di lavoro i dirigenti delle lotte - nell'intento di cancellare le posizioni sindacali coerentemente intrasigenti - vuole dire colpire con maggiore facilità tutta la classe lavoratrice.

I padroni dicono che non c'è lavoro ma questo NON È VERO!

L’UNICA RISPOSTA CONCRETA ALLA DISOCCUPAZIONE ED AI LICENZIAMENTI È LA DISTRIBUZIONE DEL LAVORO TRA LAVORATORI E DISOCCUPATI, CON RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITÀ DI PAGA!

LE VERTENZE CI SONO E ATTRAVERSANO TUTTA ITALIA, IL PASSO NECESSARIO PER VINCERE E' L'UNIONE DI TUTTE LE LOTTE IN UN FRONTE UNICO CONTRO CONTRO IL GOVERNO RENZI, PER RIBALTARE I RAPPORTI DI FORZA E RESPINGERE L'AGGRESSIONE PADRONALE!

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Pisa

CONDIVIDI

FONTE