Dalle sezioni del PCL

A Proposito Della Nostra Presenza Elettorale in Umbria

22 Maggio 2015

Pochi giorni fa,il Partito d’Alternativa Comunista (PDAC) annunciava la presentazione alle elezioni regionali pugliesi,bene,siamo contenti che in una campagna elettorale di una regione importante del sud italia come la Puglia si presenti un programma rivoluzionario,peccato però che questo programma venga annullato dalle pratiche di una setta,il PDAC stesso.

Nello stesso annuncio,il PDAC non riesce fare a meno,della ormai tradizionale diffamazione del PCL tanto da dover citare una nostra alleanza elettorale,non in Puglia ma in Umbria(con Casa Rossa)*,nel contesto di un comunicato incentrato solo sulla Puglia (un po’ come il partito visto che l’unico luogo dove il Pdac ha un minimo di consistenza è la Puglia) astraendo così completamente dal discorso,piuttosto di attaccarci. È triste sapere che il Pcl è diventato la fissazione di una setta. In realtà lo è diventato da molto tempo.

CHI SONO I COMPAGNI DI CASA ROSSA?

Casa Rossa è un circolo culturale di Spoleto che per un breve periodo ha fatto parte del Movimento Costitutivo del Pcl fino a quando sulla base di alcune divergenze,sull’ esperienza dello stalinismo nelle ex Repubbliche Sovietiche e a Cuba e sull’ esperienza del governo nazionalista piccolo-borghese di Chavez, si è deciso di separare i rapporti politici visto la diversità dei fini su temi importanti nel contesto internazionale come Cuba e il Venezuela

A PROPOSITO DELL’ ALLEANZA ELETTORALE

Innanzitutto chiariamo che non è un’unione strategica nella costruzione del partito ma una alleanza tattica per poterci candidare nonostante una legge antidemocratica che richiede migliaia di firme per presentarsi anche in regioni con pochi abitanti ,alleanza tattica fatta con compagni che aldilà di alcune posizioni che riteniamo sbagliate su Cuba e sul Venezuela(e per questo sono stati esclusi dalla costruzione del partito) sono dei compagni che da sempre hanno lottato contro l’esperienza del centro-sinistra,italiano e umbro, quindi lavorando per l’autonomia dei lavoratori da tutti i partiti della borghesia,punto programmatico iniziale per un’organizzazione comunista,ovviamente iniziale perché la semplice autonomia non è di un’organizzazione comunista che deve aggiungere al semplice antagonismo la prospettiva di un governo dei lavoratori (non dei burocrati come a Cuba ne dei piccoli-borghesi fossero pur nazionalisti e populisti come in Venezuela). Questi sono i motivi che ci hanno fatto prima dividere e poi alleare con Casa Rossa.

* Nell’annuncio veniamo citati in questa maniera “forze che (incomprensibilmente) si richiamano al "trotskismo", come il gruppo di Ferrando (il Pcl)”. Ad esempio, in Umbria il Pcl fa un blocco elettorale e programmatico fondendo il proprio simbolo e il proprio programma con quello di "Casa rossa", un gruppo che (guidato da Aurelio Fabiani, candidato presidente) rivendica la "unità dei comunisti" avendo come riferimenti teorici Mao e Togliatti (sullo stalinismo, scrivono nella loro pagina facebook, è prematuro dare "un giudizio definitivo perché non abbiamo ancora la prospettiva storico-politica necessaria.").

Gabriele Giordano,militante Pcl

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