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IL DECRETO RENZI /SACCONI E' UN'INFAMIA CONTRO IL LAVORO. COSA ASPETTANO CAMUSSO E LANDINI A PROMUOVERE UNA MOBILITAZIONE VERA PER IL SUO RITIRO?

3 Maggio 2014
Saconirenzi


Non è il decreto Poletti. E' il decreto Renzi/ Sacconi . Il decreto Lavoro è un'aggressione al lavoro. Non serve a “creare nuovi posti di lavoro” come recita la propaganda ipocrita del governo, ma a peggiorare la condizione di chi lavora e di chi cerca lavoro, regalando alle imprese un' illimitata libertà di sfruttamento, e ai lavoratori ad una ricattabilità senza fine.

Se Camusso lo riconosce- come sembra- cosa aspetta a promuovere un'immediata mobilitazione nazionale per il ritiro del decreto contro il governo che l'ha varato? La stessa considerazione vale per Landini: può continuare a proporsi come interlocutore di Renzi dopo l'enormità di questo decreto? Non bastano le parole in TV a difesa degli operai, se non si contrasta chi li aggredisce.

Questo drammatico vuoto di opposizione reale non è solo il lasciapassare al “rullo compressore” di un populista confindustriale contro i lavoratori. E' anche un insperato regalo a quel populismo reazionario a 5 Stelle che da un lato vuol chiudere le fabbriche in crisi e licenziare gli operai con un salario di cittadinanza di 600 euro, e dall'altro grida contro ..” la precarizzazione del lavoro”per avere il voto degli operai. Imbroglioni!

Solo una mobilitazione unitaria, radicale, di massa, può fermare la valanga, fare piazza pulita di tutti i demagoghi e ciarlatani, e riporre al centro della scena un programma dei lavoratori per i lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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