Rassegna stampa

da 'Il Cittadino di Lodi del 26.04.2010 Casale: Parmesani fischiato da Pd e Pcl durante il discorso Contestazioni contro il sindaco per il no agli incontri dell’Anpi

27 Aprile 2010




Casale Un 25 aprile all’insegna della forte polemica politica a Casalpusterlengo con contestazione, fischi e dure prese di posizione da parte degli esponenti del Partito Comunista dei Lavoratori e del Partito Democratico nei confronti del sindaco Flavio Parmesani e del suo discorso celebrativo. Il primo cittadino ha citato inizialmente un brano di Cesare Pavese per proseguire poi sottolineando i «dolori di una guerra civile che ha visto gli italiani uno contro gli altri, scavando solchi profondi che a 65 anni di distanza non sono ancora colmati». Secondo il sindaco «bisogna lasciare alle spalle il rancore ideologico» e «trovare la forza per contenere le diatribe» per arrivare a celebrare il 25 aprile «non come momento di scontro ma di pace, un momento per rendere omaggio a tutti i morti della guerra». Al termine del discorso sono partiti all’indirizzo del primo cittadino numerosi fischi di disapprovazione da parte di un gruppo di militanti del Partito Comunista dei Lavoratori che avevano ascoltato il discorso girando le spalle al sindaco e sventolando le bandiere rosse oltre ad una serie di cartelli che inneggiavano al 25 aprile sottolineando «Non è questa l’Italia che volevano i partigiani». Altri cartelli esposti riportavano la delibera comunale contro l’accattonaggio con la scritta in rosso “Vergogna”. I militanti del Pcl hanno infine intonato la canzone “Bella ciao” poi soverchiati dalla musica del Corpo Bandistico Orsomando che ha accompagnato il corteo lungo le vie della città fino in piazza del Popolo e successivamente alla chiesa parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Martino dove si è tenuta la celebrazione di una Santa Messa di suffragio ai caduti e vittime di tutte le guerre con la presenza delle autorità militari e civili, del viceprefetto Rosa Maria Padovano e delle associazioni combattentistiche e di bandiera con i loro labari. «Un discorso vergognoso ed inacettabile - tuona Federico Moro, segretario cittadino del Pd - all’insegna del revisionismo storico. Un discorso non condiviso dai cittadini presenti e neppure dagli stessi esponenti della giunta municipale. Per il prossimo anno chiederemo ufficialmente che non sia più il sindaco Parmesani a fare il discorso celebrativo ma qualche altro esponente della sua giunta. Già nei giorni scorsi il sindaco si era fatto interprete di un grave diniego all’Anpi e l’Anppia per la concessione della biblioteca comunale per un ciclo di incontri sul tema “Il mondo che cambia. Prospettive per l’oggi nel tempo di ieri” ma con questo intervento ha ulteriormente rincarato la dose verso una strada che porta solo allo scontro politico». Prima del discorso del sindaco era intervenuto il delegato Anpi Francesco Cattaneo che partendo da una citazione dal Purgatorio di Dante Alighieri “Libertà andiam cercando...” ha ricordato il sacrificio di 100mila giovani partigiani per la libertà e la democrazia sottolineando «che 65 anni dopo quei momenti qualcuno, anche a livello istituzionale, sta cercando di offendere la loro memoria, mettendo in discussione i valori stessi della lotta di Liberazione e quello che è stato il suo prodotto: la costituzione della Repubblica». Cattaneo ha ribadito: «L’Anpi non fa politica ma deve difendere la Costituzione, poiché 65 anni dopo la Liberazione c’è qualcuno che viuole limitare la libertà dei cittadini».Francesco Dionigi

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