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Il PCL a fianco della rivoluzione siriana. Contro l'aggressione imperialista! Cacciare Assad dal versante dei lavoratori e delle masse oppresse!

16 Giugno 2013

Il Partito Comunista dei Lavoratori ha partecipato ed è intervenuto nella giornata di ieri al presidio di sostegno alla sollevazione siriana, a Roma, organizzato dal Comitato di solidarietà per la rivoluzione siriana, di cui il PCL è tra i fondatori. Il presidio era stato convocato originariamente come contromanifestazione per l'adunata di Casapound e dell'assortito cascame fascista di tutta Europa in difesa di Assad (in seguito revocata per divieto), ed ha visto la partecipazione, fra gli altri, di rappresentanti della comunità siriana a Roma.
Alla vigilia di un sempre più probabile, drammatico punto di svolta, che vedrebbe l'intervento diretto degli Stati Uniti e della NATO in Siria, il PCL ritiene quanto mai necessario ribadire la più assoluta opposizione a qualsiasi aggressione imperialista, comunque mascherata e sotto qualsiasi egida, al popolo siriano. Al tempo stesso, senza ambiguità o reticenze, va diradata ogni possibile ambiguità sul fronte interno di opposizione al regime. L'ipoteca sempre più minacciosa che potenze arabe reazionarie e i più vari integralismi islamici rappresentano sulla sollevazione sirana è il principale pericolo per gli attuali equilibri interni ed esterni alla Siria. E rappresenta il pericolo principale per l'unico esito che possa garantire la pace e l'effettiva autodeterminazione del popolo siriano: quello di una iniziativa indipendente dei proletari siriani, che agiscano politicamente e militarmente in autonomia dai reazionari e che mirino a raggruppare intorno alle proprie rivendicazioni e ai propri obbiettivi di classe le masse siriane. Solo questa, al di fuori di ogni logica di "meno peggio" o di campismo, può essere la strada per cacciare Assad e per scongiurare ogni possibile futuro di sottomissione o di oscurantismo per il popolo siriano.

Partito Comunista dei Lavoratori

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