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Comunicati del E.E.K. sulla rivolta popolare in Grecia

Savas Michael E.E.K Fourth International (CRFI)

10 Dicembre 2008

aggiornamenti

Sent:* Wednesday, December 10, 2008 11:51 PM
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> *Subject:* Greek Revolt
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Cari compagni,

ngli allegati qualche informazione sullo sciopero generale e sulla rivolta in corso in Grecia.

Vi ringraziamo tutti! Ringraziamenti speciali ai compagni di Toronto, Canada, e Mosca, Russia, per le loro azioni di solidarieta`. Continuate le pressioni sulle ambasciate e consolati greci. Fanno arrabbiare molto il dannato governo greco!

Saluti internazionalisti,

Savas


Giorno 5 della rivolta in Grecia

Mentre continuano senza interruzione gli scontri fra la polizia antisommossa e la gente, specialmente i giovani, cinque giorni dopo l'uccisione del quindicenne Alexis Grigoropoulos, uno sciopero generale indetto dalla GSEE (Confederazione generale del lavoro) e dalla ADEDY (Federazione nazionale dei dipendenti pubblici) per il 19 dicembre ha avuto luogo con successo. Lo sciopero ha avuto particolarmente successo nei settori del pubblico impiego, dell'educazione, della salute e dei trasporti.

Il Primo ministro Karamanlis ha fatto un appello pubblico e mandato una lettera ufficiale ai dirigenti della Confederazione per revocare non solo il corteo, che tradizionalmente segue il comizio centrale nel giorno dello sciopero generale, ma anche il comizio in piazza della Costituzione (Syntagma) davanti al Parlamento, "a sostegno della democrazia parlamentare"... Ma i dirigenti della GSEE dominati dal PASOK non hanno osato revocare lo sciopero o il comizio, come chiedeva Karamanlis, temendo che il movimento di massa dei lavoratori si mobilitasse indipendentemente e contro i burocrati.

Sotto la pressione combinata del governo di Nuova democrazia, del PASOK, e soprattutto dello stalinista KKE che ha accusato il riformista Synaspismos ed i suoi alleati nella SYRIZA di coprire "I teppisti che distruggono la pace sociale e la proprieta` privata", la SYRIZA ha revocato il suo corteo ed ha spostato il comizio vicino a piazza della Costituzione.

Gli stalinisti del KKE (che recentemente hanno riabilitato non solo stalin ma anche i processi di Mosca e le purghe degli anni '30 nell'Unione Sovietica) sono diventati i principali calunniatori della rivolta giovanile, chiamando i giovani "talebani", "gangster", "trafficanti di droga", "trafficanti di prostituzione (!!)", "agenti della Polizia", ecc. Oggi, su tutti i mass media, la destra e specialmente i fascisti del partito di estrema destra LAOS hanno lodato, citato con approvazione, e ripetuto fino alla nausea le riprovevoli calunnie del segretario generale del KKE, A. Papariga, contro la rivolta.

Per lo sciopero generale hanno organizzato il loro comizio separato in piazza dell'Unita` (Omonía) e poi si sono spostati di due isolati nell'altra direzione e dispersi! Erano meno di quattromila.

Cosi' l'unico corteo ad Atene il giorno dello sciopero generale e` stato quello organizzato dalle organizzazioni di estrema sinistra del MERA (Fronte della sinistra radicale, Métopo Rizospastikís Aristerás) e dell'ENANTIA (Sinistra unita anticapitalistica, Enotikí Antikapitalistikí Aristerá), accompagnati da due gruppi maoisti e dal Movimento antiautoritario (anarchici). Alcuni settori per la lotta di classe del movimento sindacale, particolarmente nel settore pubblico, salute, educazione, tecnici ecc., inclusa la Federazione degli insegnanti della scuole secondarie, si sono rifiutati di andare con la GSEE guidata dal PASOK o con gli stalinisti e si sono uniti a noi mettendosi nelle prime file del nostro corteo. E` stato il piu' impressionante corteo dell'estrema sinistra da decenni: circa 25000 persone. L'EEK ha avuto la piu' grande partecipazione nella sua storia recente. La TV italiana (che ha pure intervistato Savas Michael dell'EEK) ed altri canali di TV straniere hanno mostrato il nostro corteo -- ma non la TV di stato greca, che pure ha mostrato il minuscolo comizio della GSEE in piazza dela Costituzione e il raduno stalinista in piazza dell'Unita`...

Ci sono stati solo piccoli scontri con la polizia antisommossa durante il corteo, che, naturalmente, sono cresciuti geometricamente dopo la fine del corteo, e stanno continuando fino a quest'ora (circa mezzanotte, ora greca) attorno al Politecnico occupato. Li' la polizia stanotte si e` servita anche di sgherri del gruppo paramilitare fascista "Alba d'oro" -- come hanno gia` fatto ieri a Patrasso ferendo una ragazza con un coltello -- e minacciano di attaccare anche il nostro Centro di azione indipendente nella facolta` di Legge occupata dell'universita` di Atene.

Nella facolta` di Legge occupata, dopo il corteo, ci sono state due assemblee generali: un'assemblea dei lavoratori cui hanno partecipato centinaia di sindacalisti per la lotta di classe ed un'assemblea degli studenti cui hanno partecipato rappresentanti di quasi tutte le unioni studentesche dell'universita` di Atene. Sono rinate le tradizioni della sollevazione del Politecnico del 1973 contro la giunta della CIA: anche allora c'erano un'assemblea dei lavoratori ed una degli studenti che coordinavano le loro azioni come facciamo oggi. Il Centro d'azione indipendente e` precisamente questo coordinamento.

E` stata scritta e votata una dichiarazione con una serie di richieste (per l'abolizione di legislazioni antisindacali, contro le pensioni e per uno stato di polizia; per l'aumento dei salari; contro le privatizzazioni; per le nazionalizzazioni sotto il controllo operaio ecc.), un appello per uno sciopero generale illimitato per rovesciare il governo, e una decisione solenne per la disobbedienza civile, dimostraioni, scioperi ecc. contro lo stato di emergenza preparato dal governo di Nuova Democrazia. La dichiarazione naturalmente richiede anche l'immediato rilascio di tutti gli arrestati, il cui numero per ora e` superiore a 150 persone, per lo piu' ragazzi e ragazze sui quindici anni, il primo bersaglio di questo orrendo governo capitalista di uccisori di ragazzini.

Un'altra provocazione e` di dominio pubblico oggi: il dipartimento medico-legale della polizia vuole emettere un verdetto affermante che l'uccisione di Alexis e` stata... un incidente. Nello stesso tempo i due assassini della polizia, nella loro deposizione in istruttoria [?] resa pubblica dal loro avvocato (un notorio avvocato dei mafiosi), accusavano la loro giovane vittima di essere "un brutto teppista del comportamento disturbato", "buttato fuori dalla scuola" (la scuola ha respinto ufficialmente questa calunnia). Questo "assassinio del personaggio" -- il secondo assassinio di Alexis Grigoropoulos -- indubbiamente provochera` una nuova ondata di esplosioni, tenendo presente che la prima linea della lotta` e` di scolari di quattordici-quindici anni.

Domani ci sara` un'altra dimostrazione di studenti e scolari. Lo stesso domani l'altro. La mobilitazione non si fermera` fino alla vittoria.

Il 18 novembre si vota il bilancio in Parlamento e per quel giorno e` in programma un altro sciopero generale.

¡Venceremos!

Savas Michael, 10 dicembre 2008

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Savas Michael E.E.K
Fourth International (CRFI)

La Grecia in rivolta!


Atene e tutta la Grecia sono in fiamme dalla sera di sabato scorso. Il vigliacco assassinio di un ragazzo di 15 anni da parte di un membro della Guardia speciale della Polizia ad Atene sabato 6 dicembre e` stato la causa immediata di una rivolta popolare, specialmente dei giovani, che ha avvolto non solo la capitale greca ma tutto il paese. E` indubbiamente la piu' grande rivolta dai tempi della guerra civile negli anni '40 e dalla sollevazione del Politecnico nel 1973 contro la dittatura militare.

Subito dopo le notizie della morte del ragazzo, l'area vicina al luogo dell'uccisione, presso il Politecnico di Atene, era piena di gente, per lo piu' giovani. Sono cominciati scontri con la polizia antisommossa e sono state alzate barricate nelle strade. E` stato occupato il Politecnico ed e` stata convocata una manifestazione per il giorno dopo. Ci sono state simili mobilitazioni la stessa sera a Tessalonica, Ioannina, Creta, Patrasso, ed altre citta` greche.

Domenica 7 dicembre almeno 20000 persone hanno partecipato ad una dimostrazione di massa in direzione del Comando centrale della polizia di Atene, che presto ha assunto le dimensioni di sommosse di massa, continuate per tutta la notte.

Lunedi 8 dicembre, dal primo mattino decine di migliaia di scolari giovanissimi, di quindici anni o meno, hanno sfilato per Atene e occupato lo spazio davanti al Comando centrale della polizia. Dei giovani hanno attaccato od occupato stazioni di polizia o municipi in tutto il paese, da Corfu' a Rodi, da Evros a nord a Creta nel sud.

La sera presto una dimostrazione di massa ad Atene, il doppio di quella del giorno prima, si e` trasformata in scontri generalizzati con la polizia antisommossa in tutta la capitale. La Facolta` di Legge dell'universita` di Atene, l'Universita` di Economia di Atene ed il Politecnico sono tutti occupati ed assemblee generali stanno discutendo e decidendo il corso di azione.

Oggi (8 dicembre) e` stato prima annunciato e poi smentito che il Primo mistro di destra, Kostas Karamanlis, incontrera` il presidente della Repubblica e i leader di altri partiti del Parlamento per spiegare la necessita` di dichiarare il paese in stato di emergenza.

I media cercano di alimentare l'isteria fra le classi medie contro gli "hooligan sociali" che "sfruttano la sventurata morte del ragazzo" e "distruggono proprieta` private e incendiano le banche". L'ex-ministro dell'educazione, Marietta Yannakou, che si e` dovuta dimettere a causa del movimento studentesco di massa del 2006-2007, ha accusato "trotskisti ed anarchici di mezza eta` (!!) che guidano gli scontri attraverso l'occupazione della Facolta` di Legge di Atene"!

La rivolta, naturalmente, non e` manipolata da nessuno. Manifesta la situazione esplosiva prodotta dalla crisi capitalista mondiale. La ribellione e` un'espressione della rabbia di massa accumulata in quest'ultimo periodo, in cui la generazione giovane vive senza futuro, in un presente di miseria nelle peggiori condizioni di flessibilita`, disoccupazione, e continui soprusi della polizia. Migliaia di ragazzi e ragazze si sono identificati nella vittima innocente, il giovane Alexis Grigoropoulos, e nella sua tragica fine. A volte l'esplosione della loro rabbia prende la forma di una violenza cieca, come nella rivolta dei quartieri di Parigi nel 2006 -- ed e` per questo che molti rappresentanti delle classi dirigenti chiedono un "Sarkozy greco". Ma sia a Parigi che ad Atene, le vere cause sono questioni profondamente sociali, in effetti questioni di classe.

L'opposizione pseudosocialista del PASOK condanna le sommosse, ed i suoi membri nella direzione della Confederazione generale del lavoro hanno votato insieme alla destra per cancellare il corteo di Atene per mercoledi prossimo, 10 dicembre, il giorno di uno sciopero generale di ventiquattro ore.

Anche la sinistra ufficiale ha una posizione ambigua. Il KKE stalinista nei primi giorni non ha fatto niente, a parte che mandare una delegazione a dicutere con i dirigenti della polizia, cioe` degli assassini. Non partecipa alle dimostrazioni comuni, organizzando le proprie da solo, e "difendendo la pace sociale dagli anarchici e dall'ultrasinistra". Il Synaspismos riformista (ex-eurocomunisti) cerca di giocare il ruolo di "mediatore" fra il movimento di massa e lo stato.

L'estrema sinistra, principalmente le forze di due fronti, il MERA (Fronte della sinistra radicale, cui partecipa anche il nostro partito EEK) e l'ENANTIA (Sinistra unita anticapitalista), alcuni maoisti e il Movimento antiautoritario (anarchici), coordinano le loro azioni. Abbiamo emesso insieme un appello per una lotta continua ed uno sciopero generale per rovesciare il Governo degli Assassini e metter fine alle sue politiche capitaliste, che cercano di far pagare agli sfruttati la crisi del sistema. Abbiamo deciso le seguenti azioni:

Domani, 9 dicembre, una dimostrazione di massa di scolari, studenti e professori universitari avra` luogo ad Atene. Una delegazione del corteo pertecipera` ai funerali del giovane Alexis. Nel pomeriggio, verrano fatte dimostrazioni ed azioni di agit-prop in tutti i quartieri operai.

Il 10 dicembre, giorno dello sciopero generale, contro la decisione della GSEE (Confederazione generale del lavoro) organizziamo cortei ad Atene e in tutte le citta` principali del paese.

L'EEK interviene in tutte le citta` principali del paese battendosi per trasformare lo sciopero in uno sciopero generale illimitato su un programma di rivendicazioni transitorie per una via d'uscita dalla crisi, via socialista e dei lavoratori, contro lo stato capitalista omicida ed il suo governo, per il potere dei lavoratori.

VENCEREMOS!

Savas Michael
8/12/2008

4 giorni di rivolta in Grecia



Oggi alle tre del pomeriggio si è tenuto al Palaion Faliron, in un cimitero nella periferia di Atene, il funerale dello sfortunato quindicenne Alexis Grigoropoulos, ucciso a sangue freddo da un poliziotto lo scorso 6 dicembre.

Un crimine di stato che ha innescato la più grande rivolta su scala nazionale dalla fine della seconda guerra mondiale. Migliaia di persone, giovani e vecchi, hanno partecipato al funerale alzando il pungo sinistro in un saluto rivoluzionario.



Ma, alla fine del funerale, le forze antisommossa della polizia hanno attaccato la folla, mirando ai giovani. Dando vita a diversi scontri di piazza. Per di più, avviando un grande scandalo in queste ore, alcuni poliziotti hanno usato in questi scontri le proprie pistole, sparando almeno 15 pallottole apparentemente in aria, per disperdere la folla!



Prima del funerale, a mezzogiorno, migliaia di studenti medi e universitari, insegnati e professori universitari avevamo dimostrato ad Atene e violenti scontro erano avvenuti in Piazza Syntagma,di fronte al parlamento, con la polizia che ha attaccato selvaggiamente giovani ragazze e ragazzi di 13 e 14 anni di età.



Al momento del funerale, marce di protesta si erano svolte in tutte le principali città della Grecia, finendo inevitabilmente in violenti scontri con le forze repressive dello Stato.

A Patrasso, porto di connessione della Grecia con l’Italia e l’Europa occidentale, in piazza con la Polizia c’erano le forze della “Golden Dawn”, un gruppo paramilitare fascista, e picchiatori dell’Organizzazione giovanile di Nea Demokratia (partito di centrodestra al potere), gli stessi che avevano assassinato nel 1991 il docente di sinistra Temboneras. Scontri importanti si sono sviluppati a Thessalonica, Volos, e a Creta.

In molte realtà studenti medi molto giovani hanno preso d’assalto i comandi della Polizia della loro città.

Il primo ministro Costas Karamanlis si è incontrato con il Presidente della Repubblica, i leaders dei partiti di opposizione presenti in parlamento ed il presidente del parlamento stesso. Sebbene non abbia direttamente richiesto il loro appoggio per la dichiarazione dello Stato di Emergenza, il governo si sta muovendo in quella direzione, formalmente con la dichiarazione di uno “stato eccezionale”, usando l’articolo 11 della Costituzione che proibisce dimostrazioni ed occupazioni. La campagna isterica condotta da mass media borghesi contro gli “hooligans” è una parte di questi preparativi.



Domani è il giorno dello sciopero generale di 24 ore contro la finanziaria del governo, annunciato e dichiarato molto tempo fa. In collaborazione con la destra, il gruppo dirigente del GSEE (Confederazione Generale del lavoro), legato al Pasok (partito socialista greco, centrosinistra), ha cancellato il previsto concentramento davanti alla sua sede centrale, come in occasione dello sciopero generale dello scorso marzo. Al suo posto ha convocato un presidio di tutti i democratici, in Piazza Sintagma, in ricordo del ragazzo morto.



Il leader del Pasok George Papandreou si è limitato ad una critica verbale verso il governo, “che non usa effettivamente la polizia per proteggere la pace sociale, la proprietà dei cittadini e gli edifici pubblici…”.

La dirigenza stalinista del KKE ha scavalcato le stesse posizioni della destra, denunciando insieme al governo e all’estrema destra il …. Synaspismos (gli ex eurocomunisti) come “protettori di hooligans e provocatori”. Il segretario generale del KKE, Aleca Papariga, ha descritto i giovani dimostranti (rivoltosi) come Talebani, creati dai servizi segreti sotto i governi del Pasok e di Nea Demokratia, ed ora divenuti incontrollabili!!

Ha ricevuto un entusiastico plauso dal governo di destra e dal fascista ed anti semita leader dell’estrema destra. Il KKe organizza proprie manifestazioni separate, in altre piazze ed altre ore, rispettando rigorosamente la pace sociale che il corrente governo assassino vuole imporre.



Il Synaspismos, formando con i suoi alleati nella sinistra extraparlamentare “l’Alleanza della Sinistra radicale” (SYRIZA), chiama ad una democratica riorganizzazione della polizia ed altre misure di moderata riforma economica, per migliorare le condizioni di vita delle giovani generazioni da un miserabile presente ed un futuro senza speranza. Sotto la costante pressione della destra, il Synaspismos/SYRIZA ha cancellato la sua precedente decisione di tenere il proprio concentramento sotto la sede centrale del GSEE e solo successivamente unirsi al corteo dei lavoratori in sciopero. Terrà il proprio incontro nelle vicinanza di Piazza Sintagma (dove è previsto il presidio dei sindacati).



Così, il solo corteo domattina in Atene sarà organizzato da diverse organizzazioni di estrema sinistra, incluso l’ EEK, dal Politecnico al parlamento. La situazione, ovviamente, è instabile ed aperta a tutti i pericoli di un attacco della polizia, ma noi non cederemo al terrorismo di stato e alle codarde pressioni di riformisti e stalinisti.



9 December 2008, Savas Michael

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