Dalle sezioni del PCL

Bandiera nera sulle Alpi apuane

9 Ottobre 2017
fascistiapuani


Nella vicenda dei nazi-squallidi di Carrara c'è qualcosa che non mi torna: o gli "sventolatori" sono completamente fuori del mondo, oppure soggetti deprecabili (per non dir di peggio di individui che sventolano bandiere repubblichine in direzione dei paesi massacrati dalle brigate nere nel '44, condannabili per apologia di strage più che di fascismo) che perseguono un progetto ben preciso, magari studiato nei piani alti di qualche servizio "deviato" come ai tempi dello stragismo nero degli anni '70. Possiamo comprendere il ricordo per i propri morti in battaglia, ovunque politicamente collocati, ma non la condivisione di massacri quali quelli di Vinca e Bergiola.
È vero che i fascisti non hanno mai avuto una grande confidenza con la cultura e l'intelligenza ("Abbasso l'intelligenza, W la morte", gridavano i falangisti spagnoli; "Quando sento la parola cultura, metto mano alla pistola" declamava l'hitleriano von Schirach). La vicenda è stata talmente scandalosa che persino i giornali locali ed il parroco del Duomo di Carrara l'hanno aspramente condannata.
Ci sarebbe quasi da rimpiangere il periodo della Volante Rossa, non molto gradita a Togliatti (in arte, "il "Migliore").
Se qualcuno crede che stiamo esagerando, dia un'occhiata al link sottostante, riguardante il processo di Perugia (1950) contro la Brigata (nera) Apuania, responsabile della strage di Vinca. Ne sconsiglio però la lettura ai benpensanti deboli di stomaco, visto che ci sono testimonianze su donne sventrate e feti mitragliati.


http://www..radiomaremmarossa.it/?page_id=11435

Paolo Vannucci - PCL Massa Carrara

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