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Di Maio a Cernobbio al servizio delle classi dominanti

6 Settembre 2017
CernobbioDiMaio


L'occasione è il confronto tra le opposizioni al Forum Ambrosetti a Cernobbio: Luigi Di Maio, Giovanni Toti e Matteo Salvini hanno indicato la loro visione per il futuro dell'Italia.
Vocazione governativa e un attacco all'Europa e all'euro parzialmente ammorbidito per il pentastellato e il leghista, al centro dei riflettori.
Di Maio tranquillizza i padroni del vapore sul fatto che se fosse lui a capeggiare il governo, non si torcerebbe loro un capello, anzi ha fatto loro capire che un governo M5S adotterebbe politiche favorevoli alle grandi aziende: tagliare la spesa pubblica per ridurre il debito pubblico.
Nemmeno una parola sulle drammatiche condizioni sociali di milioni e milioni di italiani.
In pratica egli, al pari di chi vorrebbe rimpiazzare, accetterebbe il "pilota automatico" azionato, ovviamente, dal grande capitale.
I padroni del vapore sono andati in brodo di giuggiole incassando la promessa che i 5 Stelle non attueranno nessuna politica che contrasti i loro interessi.
I 5 Stelle, dunque, ottenuto un consenso di massa per avere saputo raccogliere l'ondata di malcontento e indignazione popolare, tolgono la maschera e si mettono al servizio dei dominanti.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, controcorrente, si batte nelle lotte dei lavoratori, per un progetto di alternativa di società in cui a comandare sia finalmente chi lavora, chi produce la ricchezza della società, cioè la sua maggioranza.
Si batte, ogni giorno, per la costruzione di un partito internazionale della classe lavoratrice basato su questa prospettiva: l'unica vera alternativa.

Partito Comunista dei Lavoratori

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