Dalle sezioni del PCL

A Genova non tutti abbracciano il Papa

24 Maggio 2017
noVat


Come è noto, il prossimo 27 maggio Papa Bergoglio verrà in visita pastorale a Genova.
Come PCL esprimiamo la nostra contrarietà a questa visita e facciamo appello alla maggioranza dei cittadini genovesi - per lo più proletari - a non partecipare alle varie iniziative organizzate dalla Chiesa cattolica per l'occasione, evitando di prestarsi ad un evento ipocrita, commerciale e di propaganda reazionaria.

Bergoglio è il capo di una Chiesa che nelle sue varie articolazioni (Vaticano, CEI, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, cappellani militari - tra cui il cardinal Bagnasco che incassa seimila euro al mese - insegnanti di religione, ecc) costa annualmente allo Stato italiano - quindi alla collettività - più di 6 miliardi e 440 milioni di euro, tra esenzioni varie, 8x1000, agevolazioni fiscali e contributi pubblici vari - statali e comunali - spesso per opere speculative come il Nuovo Galliera (1). Tutti soldi sottratti annualmente ai servizi pubblici, al welfare e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Il tutto con la complicità di partiti e movimenti politici compiacenti, guarda caso gli stessi che sono anche collusi con gli ambienti borghesi e padronali.

Una Chiesa che - nonostante gli ingenti finanziamenti - continua a perdere proseliti, come indica anche l'ultimo rapporto Istat sulla “Pratica religiosa in Italia”: analizzando il periodo 2007-2016 incluso, l'Istat rileva che mentre dieci anni fa il 33,43% dei cittadini italiani (dai 6 anni fino agli over 75) andava a messa almeno una volta a settimana, oggi la percentuale è scesa al 27,5%, il minimo storico.

Il motivo è semplice: sempre più persone si stanno accorgendo della natura reazionaria e parassitaria del clero e della inconsistenza dei cambiamenti annunciati da Papa Bergoglio.

Per esempio, sul fronte delle riforme in campo economico e finanziario: dopo quattro anni di pontificato, non è stata fatta ancora luce sul patrimonio della Chiesa e sugli enti che lo gestiscono, a partire dall'Apsa. Stessa cosa per lo IOR, la banca vaticana: ad oggi non si conosce ancora la lista dei presunti evasori, non solo italiani, che avevano i loro conti presso lo IOR. Alla faccia della trasparenza dichiarata! Nemmeno dopo la pubblicazione dei libri dei giornalisti Nuzzi e Fittipaldi.

Sul tema, poi, della pedofilia all'interno della Chiesa, Papa Bergoglio non ha fatto quasi nulla, si è limitato ad istituire una commissione anti-pedofilia, presentata dai media compiacenti come la grande rivoluzione per una guerra senza quartiere alla pedofilia. Due mesi fa, uno dei membri, Mary Collins, è andata via dicendo che la commissione non serve a nulla, che la curia l'ha combattuta e ostacolata fin dall'inizio. Era il secondo membro ad andarsene, dopo Peter Saunders. E senza che Bergoglio non abbia voluto vederci chiaro sulle accuse della Collins. Al contrario, molti vescovi insabbiatori sono stati promossi in questi anni, e continua a mancare la trasparenza circa i casi di pedofilia presi in esame dalla commissione.

Infine, dal suo insediamento, Papa Bergoglio non fa che parlare dell'esistenza del demonio nella società (“Il diavolo esiste ed è persona”). Incolpando, così, Belzebù per tutti gli scandali che coinvolgono la Chiesa, il Papa prova a spostare l' attenzione dalle cause materiali dei problemi a quelle immateriali e fantasiose, distorcendo la narrazione dei fatti. Non a caso, è stato papa Bergoglio a firmare il decreto tramite cui la Congregazione per il Clero ha riconosciuto giuridicamente l'AIE, l' Associazione Internazionale Esorcisti (13 giugno 2014), che oggi conta più di 400 affiliati nel mondo, di cui ben 240 solo in Italia, che si arricchiscono approfittando dell'incredulità popolare.



(1) vedere nel dettaglio su www.uaar.it costi della Chiesa

Cinzia Ronzitti - candidata sindaca del PCL per le comunali di Genova

CONDIVIDI

FONTE