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Rastrellamenti cittadini e razzismo istituzionale

Quando la caccia all'emarginato e all'immigrato divengono il leitmotiv trasversale

12 Maggio 2017
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Dalla Lega Nord al Movimento 5 Stelle, dal PD a NCD, tutte le forze politiche intervengono e vogliono apporre al proprio petto istituzionale le medaglie della nuova gloriosa guerra al migrante, al clandestino, all'irregolare, al povero, al senzatetto.

Decoro, pulizia, ordine, legalità. Parole d'ordine sulla bocca di tutti. Parole d'ordine perfette per scatenare la guerra tra poveri, scatenando gli sfruttati italiani e comunitari contro i diseredati extracomunitari, clandestini e con loro tutti i senzatetto, barboni, clochard.

È così che il governo PD vara il decreto Minniti-Orlando, che va a rafforzare un regime separato per tutti i migranti, permettendo l'accesso al "gratta e perdi" dell'accoglienza solo a pochissimi fortunati; per gli altri esistono i "moderni" campi di concentramento ed espulsione, lo status di sgradito e non riconosciuto "clandestino", il limbo esistenziale dell'irregolare senza diritti. Tutti costretti ad un regime di sorveglianza totale, costante e capillare; a quotidiani trattamenti da criminale nelle strade, con reparti di squadroni della morte di polizia e carabinieri a caccia della minima occasione per appioppare una bella denuncia, un provvedimento di espulsione accompagnato da qualche scarica di botte; un biglietto di sola andata per un CIE, o un CPR; disprezzo e odio di massa in quanto capro espiatorio di ogni problema sociale.

Così, in questo clima da stato d'emergenza, in cui il migrante è il terrorista, il pericolo per la nostra società e il nostro benessere, la causa della nostra disgrazia economica e politica, tutto è consentito.
Nei quartieri popolari, nelle stazioni e nelle piazze vengono messe in moto pattuglie di forze dell'ordine in tenuta da controguerriglia urbana, pronti a frugare nelle tasche, e non solo, di qualsiasi migrante. L'obiettivo è riempire elenchi di destinati ai campi di internamento, comunque li si voglia chiamare.

Così il 2 maggio a Milano, contro questo nemico interno minaccioso e mendicante, alla stazione centrale centinaia di poderosi poliziotti e carabinieri, con tanto di elicotteri e cavalleria, hanno fatto una bella "pulizia" sociale ed etnica della zona, per difendere il diritto dei turisti a non vedere l'esistenza di povertà, miseria e abbandono nella città della moda. Non per nulla, eliminata la "spazzatura" umana, colpevole di essere vittima della disumanità di questo sistema, può passare l'AMSA, per eliminare i giacigli e tutti i pochi averi di chi è stato rastrellato.

Così il 3 maggio, i Vigili urbani della Roma targata Movimento 5 Stelle, in perfetto ossequio ai nuovi poteri affidati dall'assist del PD col Decreto Orlando sulla sicurezza urbana, danno vita ad un'essenziale e strategica retata contro i pericolosissimi ed indecorosi ambulanti (da cui poi, magari, comprano roba a buon prezzo quando non la "requisiscono") provocando la morte di un cinquantatreenne senegalese, Nian Mougette, colpevole di cercare di sopravvivere vendendo qualche cianfrusaglia o qualche vestito contraffatto a turisti e romani. Per lui la morte in una fuga dai manganelli, dall'internamento, dall'espulsione. Per i manager che fanno fallire aziende e organizzano bancarotte, che licenziano migliaia di lavoratori, che fanno morire in incidenti mortali i dipendenti per risparmiare sui costi, che vivono sulla guerra e sulla distruzione di intere società, ci sono premi milionari, benefit stellari accompagnati da onore e gloria.

Così, il presidente della Commissione Ambientale del Comune di Roma, il pentastellato Diaco, di fronte all'inaccettabile immagine dei senzatetto che recuperano un pasto dalla Caritas presso il parco di Colle Oppio, sente un fremito securitario e in difesa del decoro. Come si può accettare che ci siano dei poveri senzatetto e che per di più si presentino in un luogo turistico a prendere quelle poche briciole che la gerarchia ecclesiastica concede per darsi una maschera umana? Questo problema deve essere risolto, e per combattere l'indecenza della povertà non ha trovato miglior soluzione di vietare i pasti serali della Caritas. Se non mangiano se ne vanno, o al massimo muoiono di fame, ma almeno non sporcano e non disturbano i selfie dei turisti.

Non è un caso che il farneticatore Salvini si sia con più forza lanciato ad inneggiare a ruspe, pulizie etniche, rastrellamenti, espulsioni, muri, olio di ricino.
Non è un caso che i Cinque Stelle cavalchino la vergognosa strumentalizzazione del procuratore Carmelo Zuccaro sulle ONG, con cui un pezzo di magistratura cerca di utilizzare i tribunali per far passare il paradigma politico dell'invasione e dell'errore di tentare di salvare le persone buttate in mare dagli scafisti e dai trafficanti, paventando collusioni tra ONG e scafisti (in alcuni casi sicuramente possibili), quando son gli stessi accordi governativi e istituzionali con i vari governi criminali locali che garantiscono a trafficanti, istituzioni, forze militari e di polizia locali enormi flussi di denaro per poter giocare con la vita di masse di disperati.

Solo una mobilitazione generale del mondo del lavoro contro banchieri, padroni, industriali, speculatori e guardie armate di questi poteri potrà mettere in campo una forza uguale e contraria a quella con cui i potenti e loro governi opprimono e reprimono gli sfruttati e gli emarginati. Una vertenza generale che unisca intorno a sé le ragioni di tutti gli sfruttati e di tutti gli emarginati, e che possa aprire la strada alla prospettiva fondamentale di un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, l'unico governo che può farla finita finalmente con le leggi liberticide, col razzismo di Stato, con la xenofobia istituzionale.

Partito Comunista dei Lavoratori

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