Dalle sezioni del PCL

CCNL igiene ambiente: un accordo da respingere al mittente

Comunicato del PCL - Genova rivolto a tutti i lavoratori del settore

25 Settembre 2016

La proposta per il nuovo CCNL Igiene Ambientale -siglata lo scorso Luglio da CGIL-CISL-UIL e Fiadel con Utilitalia (per le aziende pubbliche del settore, circa 50 mila lavoratori in Italia), al pari di quella successiva firmata con Fise-Assoambiente (per le aziende private, circa 40 mila lavoratori in totale) è un accordo a perdere, su tutti i fronti, e pertanto va respinto -senza esitazioni- al mittente.

Come Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) invitiamo tutti i lavoratori del Settore Igiene-Ambiente, pubblici e privati, a votare NO al nuovo accordo, perché:

Aumenta l' orario di lavoro settimanale da 36 a 38 ore (cioè 104 ore annue di lavoro in più), compensate con sole 30 ore di permessi retribuiti, che non riguarderanno, però, i nuovi assunti dal 1° gennaio 2017.

Introduce la durata massima a 48 ore settimanali e 9 giornaliere, che saranno obbligatorie ogni volta che l' azienda ne farà richiesta.

Prevede aumenti salariali insufficienti, che nemmeno compensano l' aumento dell' orario di lavoro: 120 euro lordi in tre anni, che -in realtà- saranno ancora meno visto che 30 euro saranno destinati al welfare contrattuale (previdenza, sanità integrativa, ecc.)

Peggiora complessivamente la classificazione del personale, poiché introduce un nuovo livello inferiore all' attuale livello 1^ (a parametro 90) per le aziende pubbliche, e addirittura due nuovi livelli a parametro 80 e 88,38 per quelle private.

Modifica in peggio la normativa sulle malattie brevi, con tagli ai salari, per “ridurre l'assenteismo”. Un passo indietro grave per sindacati che dovrebbero difendere (sempre) i lavoratori/trici sottoposti/e a ritmi di lavoro massacranti.

Conferma l' utilizzo del Jobs Act per tutti i nuovi assunti dopo il 6 Marzo 2015; mentre prevede il mantenimento dell' Art. 18 (come modificato dalla legge Fornero) solo per chi era già in servizio al 6 Marzo 2015 ma solo “in via transitoria ed eccezionale”, e fino alla durata del CCNL.

Per tutto ciò, invitiamo i lavoratori del Settore a votare NO a questo accordo, e a riprendere la lotta per riaprire la trattativa, per un rinnovo contrattuale degno di questo nome.

Si può fare! La straordinaria mobilitazione in corso, da mesi, in Francia contro il Jobs Act di Hollande è un esempio per i lavoratori e le lavoratrici del nostro paese, e dimostra che la messa in campo della forza dei lavoratori - con una mobilitazione prolungata, radicale e di massa - non solo è possibile, ma è l' unica via capace di opporre una resistenza reale all' aggressione sociale di padronato e governi. L' unica via che può realmente incidere sui rapporti di forza e strappare risultati.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Genova

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