Dalle sezioni del PCL

Via Renzi, via Bitonci

Per un fronte unitario di lotta

24 Settembre 2016

Padova, manifestazione contro la giunta reazionaria Bitonci, sabato 24 settembre ore 16 palazzo Moroni sede del municipio

Le lavoratrici e i lavoratori, i giovani, i pensionati, le studentesse e gli studenti che vivono e animano Padova sono ogni giorno stretti nella morsa di un governo centrale e un governo locale loro nemico.

Mentre a Padova il Sindaco-Sceriffo (SS) Bitonci attacca il diritto allo sciopero, aizza i commercianti del centro contro i lavoratori in lotta, indice campagne intolleranti, razziste e xenofobe ai danni degli immigrati, delle minoranze, dei clochard, contribuendo di giorno in giorno a trasformare la città in una fortezza-vetrina ad uso e consumo della borghesia padovana, sul piano nazionale il governo Renzi si conferma come il governo più reazionario del dopoguerra italiano.

Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene che la lotta contro tutte le politiche antipopolari, razziste e repressive della giunta Bitonci siano da legare ad una più generale lotta contro il Governo Renzi. Un governo che dopo aver regalato al padronato il Jobs Act, aver colpito la scuola pubblica varando la “Buona Scuola”, tagliato la sanità, negato i contratti del pubblico impiego per finanziare l'abolizione di Imu e Tasi sulle case di lusso, oggi prova a varare una riforma istituzionale che concentra i poteri nelle mani del Capo del Governo, a scapito di Parlamento e opposizioni, alla ricerca con il prossimo referendum di un plebiscito che gli consegni definitivamente il potere, concentrando tutti i poteri nell’uomo solo al comando. Una garanzia definitiva, per i padroni, di “governabilità” della loro rapina. Una rapina ai danni di milioni di lavoratori precari, sempre più ricattabili, impossibilitati ad accendere un mutuo e a costruirsi un futuro, spesso costretti a turni di lavoro massacranti, senza tutele e diritti. Lavoratori che rischiano di essere assassinati dai crumiri mentre manifestano per i loro diritti, come Abd Elsalam Ahmed Eldanf, o di morire ammazzati sul posto di lavoro, come è successo qualche giorno fa all’Ilva di Taranto e all’Atac di Roma (più di 560 solo nel 2016), nella prospettiva di una pensione, se mai l'avranno, che sarà dimezzata rispetto a quella dei padri. Mentre una Confindustria, entusiasta di Renzi, chiede lo svuotamento conclusivo del contratto nazionale di lavoro per avere definitivamente pieni poteri nelle fabbriche.

Solo una ribellione di massa di lavoratori, lavoratrici, precari, disoccupati può dire basta alle politiche antipopolari, all’austerità, al razzismo dilagante, all’attacco ai diritti sindacali e democratici e opporsi sia alla giunta Bitonci che al Governo Renzi!
Occorre rompere l'isolamento delle lotte unificando il fronte del lavoro in una lotta vera.
Il Partito Comunista dei Lavoratori si batte in ogni lotta per unire il fronte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, contro il fronte comune di governo e padronato, per un governo dei lavoratori basato sulla loro rappresentanza, unica alternativa contro la barbarie del capitalismo.

Per questo la lotta per il NO al referendum è inseparabile dalla necessità di una mobilitazione generale e di massa contro il Governo Renzi, per una piattaforma di lotta generale che rivendichi la ripartizione del lavoro tra tutti, con la riduzione dell'orario a parità di paga, in modo che nessuno sia privato del lavoro, l'abolizione di ogni forma di precarietà del lavoro, un salario dignitoso per i disoccupati che cercano lavoro.

VOTARE NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE!
UNITÀ DI CLASSE CONTRO IL RAZZISMO E LE POLITICHE DI BITONCI!
PER UNA MOBILITAZIONE UNITARIA DEL MOVIMENTO OPERAIO!
CONTRO IL GOVERNO LOCALE E NAZIONALE, SCIOPERO GENERALE!

Partito Comunista dei Lavoratori sezione di Padova

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