Dalle sezioni del PCL

Musei Civici Venezia - La mobilitazione continua

18 Agosto 2016
MCV

Dopo gli scioperi del 29 e 30 luglio, terzo giorno di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dei servizi in appalto dei musei civici veneziani. I lavoratori e le lavoratrici difendono i posti di lavoro, i diritti sindacali e contrattuali in vista del prossimo cambio d’appalto previsto per la primavera del 2017. Lo sciopero, come nei giorni precedenti, ha avuto un evidente successo, con una presenza combattiva in piazza, malgrado il clima intimidatorio che si vive nei posti di lavoro.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno manifestato in corteo con le loro bandiere, gli slogan e i volantini da Rialto a Piazzale Roma spiegando le ragioni dello sciopero. I manifestanti chiedono che la Fondazione Musei Civici e il Comune di Venezia si impegnino per iscritto che per il prossimo appalto le condizioni dei lavoratori non dovranno cambiare. «Non si tratta soltanto di aggiungere la clausola sociale», hanno detto Donatella Ascoli ed Enrico Pellegrini, dirigenti e delegati della tendenza classista in CGIL, Opposizione CGIL, «ma di individuare una formula affinché non riducano le ore di lavoro, non ci facciano un contratto con il Job Acts e non lascino che chi vince il prossimo appalto possa decidere chi assumere e chi no».
La controparte dei lavoratori se sul terreno nazionale è il padronato e il governo, sul terreno locale sono la Giunta Brugnaro, Fondazione Musei Civici, le Cooperative, le Aziende in appalto: quanto si è verificato alla Biennale, che quest’anno ha bandito un concorso per individuare nuove figure professionali, non rinnovando i precedenti guardasala, è un grave precedente che va sconfitto con la lotta e la mobilitazione.
La burocrazia sindacale dirigente della CGIL ha subito la mobilitazione, mentre CISL e UIL, tradendo gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, si sono dissociate apertamente dalla mobilitazione con una vergognosa nota: «Critichiamo le modalità di condotta e le scelte unilaterali di alcuni delegati che (...) contrastano con le linee delle segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil che, a prescindere dalla rappresentatività, condividono sempre ogni decisione».
Intanto le lavoratrici e i lavoratori, coscienti della durezza dello scontro, hanno aperto una cassa di resistenza per poter proseguire la mobilitazione e la lotta.
Il PCL sostiene la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici e auspica il più largo fronte unitario di classe a difesa dell’occupazione, dei diritti sindacali e contrattuali, di migliori condizioni di lavoro, contro il governo, locale e nazionale, e il padronato, comprese le aziende cooperative.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Venezia "Pietro Tresso"

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