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Contro l'ennesima guerra di Libia

5 Agosto 2016

Volantino distribuito dal PCL - agosto 2016.

Libia5


Il PCL denuncia i bombardamenti USA in Libia e si appella alla mobilitazione contro il coinvolgimento dell'Italia nella guerra.

La “guerra all'Isis” è solo il paravento della contesa tra i diversi interessi imperialisti in Libia e in Medio Oriente. Il governo fantoccio di al-Sarraj è la maschera di questa contesa.

Gli USA bombardano Sirte per rafforzare il proprio peso negoziale in Siria (e lustrare le fortune elettorali di Hillary Clinton). La Russia denuncia l'"illegalità" dei bombardamenti USA a Sirte per allargare i propri bombardamenti su Aleppo. La Francia gioca in Libia un'altra partita, in alleanza col macellaio Al-Sisi: si allea con Tobruk e col generale Haftar, punta al controllo della Cirenaica e dei suoi pozzi, giunge a ipotizzare una spartizione della Libia. L'Italia si muove a tutela degli interessi dell'ENI in Tripolitania, e non vuole comprometterli a vantaggio della Francia e della Total: per questo dà sponda al governo tripolitano di al Sarraj, sostiene i bombardamenti USA, offre le basi di Aviano e Sigonella. Altro che “guerra contro ISIS”. Ogni potenza imperialista fa la “guerra”... alla potenza concorrente, per la spartizione delle zone d'influenza.

Da venticinque anni i paesi imperialisti hanno portato la guerra in Medio Oriente nel nome della “democrazia” e della “pace”, in realtà a tutela dei propri interessi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una montagna di morte e distruzioni per le popolazioni civili, il drammatico sviluppo del fascismo islamico dell'ISIS, l'importazione del terrorismo stragista entro i propri confini. Oggi assunto a pretesto di nuovi interventi di guerra, naturalmente... nel nome della “democrazia”. Occorre porre fine a questo cinico gioco senza fine.

La guerra alla barbarie dell'ISIS, quella vera, la facciamo al fianco dei popoli oppressi, dei kurdi, dei palestinesi, delle forze democratiche della resistenza araba. Non al fianco dei macellai imperialisti. La facciamo nel nome di una prospettiva socialista di liberazione. Non a rimorchio del nostro imperialismo. Tanto più di un imperialismo italiano già responsabile, proprio in Libia, dei peggiori crimini coloniali (100.000 libici impiccati e fucilati).

NO AI BOMBARDAMENTI USA IN LIBIA!

NO AL COINVOLGIMENTO DELL'ITALIA NELLA GUERRA!

PER UNA MOBILITAZIONE CONTRO L'ENNESIMA GUERRA DI LIBIA!

Partito Comunista dei Lavoratori

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