Dalle sezioni del PCL

Distruggere il fascismo, oggi come ieri!

2 Marzo 2014
pclroma

Trentasei anni fa un commando di fascisti appartenenti ai NAR ammazzava a colpi di pistola Roberto Scialabba, giovane militante di Lotta Continua.

Oggi come ieri la borghesia utilizza il fascismo come strumento del proprio dominio contro il movimento operaio e le sue avanguardie. Nel contesto attuale, sotto la crisi del capitalismo più profonda dal dopoguerra, il fascismo rappresenta un fenomeno pericoloso come allora. In tutta Europa, accanto ad una ripresa della lotta di classe, si verifica in maniera preoccupante un'escalation del fascismo, delle sue organizzazioni e dei suoi attacchi contro le avanguardie di lotta, i migranti e la comunità LGBT.

In Grecia, contro la ribellione operaia e popolare, le bande squadriste di Alba Dorata compiono le proprie azioni violente con la complicità delle forze di polizia e degli apparati dello Stato, facendosi strada nell'impoverimento di larghissimi strati della popolazione e nella catastrofe sociale generale.

Proprio in questi giorni la rivolta reazionaria in Ucraina è capeggiata da organizzazioni fasciste o neonaziste, tramite le quali parte della borghesia ucraina fa leva per cercare di spodestare le sue fazioni rivali.

In Italia organizzazioni fasciste come CasaPound e Forza Nuova, che agiscono indisturbate da anni, riescono oggi ad utilizzare il malcontento della piccola borghesia per infiltrarsi ed alimentare rivolte tutt'altro che progressiste, come quella dei "forconi" nei mesi scorsi.

Ovunque, il fascismo utilizza il malcontento popolare per prendere piede.

Tutto ciò impone una considerazione: o la classe operaia e i lavoratori irrompono nella lotta di classe con una loro politica anticapitalista, attraendo dalla loro parte le masse popolari impoverite dalla crisi, o ad egemonizzare le masse saranno invece le squadracce fasciste. In altre parole: o rivoluzione o reazione.

E' necessario creare un fronte unico antifascista, che organizzi materialmente l'autodifesa della classe e dei soggetti che subiscono le aggressioni dei fascisti.

E' necessario, soprattutto, una svolta di lotta radicale della classe lavoratrice alla quale, come Partito Comunista dei Lavoratori, chiamiamo tutta la sinistra sindacale, politica e di moviemento: abbattere il capitalismo è l'unica via non solo per rispondere agli attacchi della borghesia, ma per combattere il fascismo, per non lasciargli alcuno spazio di manovra e di propaganda, per distruggere gli interessi di classe che esso difende.

Partito Comunista dei Lavoratori - Roma
sezione "Vito Bisceglie"

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