Appuntamenti

Mercoledì, 27 Giugno 2018 alle ore 9,30 - Piazza Emanuele Filiberto PAVIA

GOVERNO DEI LAVORATORI, L’UNICO ORIZZONTE PER UNA SINISTRA CAPACE DI FUTURO

L’epoca del riformismo possibile si è chiusa da tempo. Lo spazio riformatore in Europa fu consentito nel secondo dopoguerra dal boom economico della ricostruzione e dalla presenza dell’URSS quale contrappeso al capitalismo. Allora il governo borghese del capitalismo poteva significare riforme, pur di impedire una rivoluzione. Oggi il governo del capitalismo significa implacabile distruzione di tutte le riforme sociali del dopoguerra, quale che sia la formula politica del governo.
La verità è che la rottura anticapitalistica è l’unica possibile prospettiva di svolta. E quindi l’unico orizzonte per una sinistra capace di futuro. O la prospettiva di un governo dei lavoratori, o il rischio di una deriva reazionaria: questo è il bivio strategico di fondo che si pone di fronte al movimento operaio europeo.
L’esigenza di una sinistra di classe e rivoluzionaria nasce da qui.
Una sinistra di parte, che assume apertamente il lavoro salariato come riferimento centrale della propria azione. E dunque una sinistra di opposizione ai governi del capitale, comunque composti e ad ogni livello. Ma anche una sinistra nemica di ogni populismo, sia esso reazionario o “democratico”, comunque proteso alla rappresentanza elettorale di una “cittadinanza” senza classe. Ricostruire tra i lavoratori la coscienza di rappresentare una classe autonoma contro ogni forma di intossicazione interclassista è il primo compito di una sinistra vera. Una sinistra rivoluzionaria, in secondo luogo. Cioè una sinistra che in ogni lotta immediata di opposizione e resistenza sociale, in ogni movimento e conflitto, lavori a connettere le rivendicazioni contingenti allo scopo finale: il rovesciamento della dittatura dei capitalisti, l’affermazione del potere dei lavoratori. Perché non c’è rivendicazione di progresso, qui e ora, che non cozzi con la dittatura del capitale finanziario. Senza liberare la società da questa piovra, non c’è emancipazione possibile per gli sfruttati. Sinistra riformista o sinistra rivoluzionaria, dunque: come un secolo fa questa è la scelta che ogni avanguardia di lotta si troverà nuovamente di fronte. I partiti comunisti un secolo fa nacquero recuperando il programma di Marx contro un riformismo che lo aveva snaturato e che aveva esaurito il suo tempo. Oggi, come allora, la crisi delle basi materiali del riformismo ripropone l’attualità della rivoluzione socialista come unica prospettiva di liberazione.
Ridare un partito a questo programma è il nostro compito.

Mercoledì 27 Giugno dalle 9,30 alle 12.30
Pavia Piazza Emanuele Filiberto
In caso di pioggia via Indipendenza (davanti ASL)
INCONTRO CON IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Verrà distribuito materiale informativo e “ UNITÀ DI CLASSE” Giornale Comunista dei Lavoratori

ORGANIZZA

  • PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
    SEZ. DI PAVIA “ Tiziano Bagarolo “

CONTATTI

  • pclsezpavia@gmail.com