Appuntamenti

Mercoledì, 28 Marzo 2018 alle ore 9,30 - Via LUCIANO MANARA PAVIA

“ RIANIMIAMO IL FUOCO SOTTO LA CENERE”

In questi giorni sono state diffuse cifre ottimistiche riguardanti l’occupazione in Italia.
Sembra che, almeno in una parte del Paese, il tasso di occupazione sia tornato ai livelli precedenti la crisi (66,7% nel nord, 62,8% nel centro); mentre al Sud, il recupero occupazionale (+0,6%) è ancora molto debole.

La stessa ISTAT, però, precisa che i posti creati sono stati quasi soprattutto a termine con un picco nel quarto trimestre, quando in circa 9 casi su 10 gli avviamenti erano temporanei
I toni trionfalistici del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, («siamo sulla strada giusta») e dei sindacati concertativi (per la leader della Cisl, Annamaria Furlan, «arrivano segnali positivi») non bastano a nascondere la realtà.

La tendenza, infatti, è quella di diminuire le ore di lavoro umano lavorate sostituendole con l’automazione delle nuove tecnologie che, anziché rendere il lavoro più leggero per tutti, espelle i lavoratori dai settori produttivi.

Inoltre, per garantire i profitti delle élite finanziarie e produttive, si spostano sempre di più gli investimenti sui settori a maggiore concentrazione capitalistica, che, disgraziatamente per i lavoratori, sono quelle che assorbono meno manodopera.
I contratti nazionali di lavoro sono oltre 800, tutti diversi tra di loro con alcuni che prevedono minimi addirittura dimezzati, mentre la mancata presenza di un sindacato di classe contribuisce ad aumentare le sperequazioni territoriali.

Bisogna prendere coscienza che le “sirene” della “ripresa che sta arrivando” costituirà una lotteria per pochi e una tragedia per i più.

Solo una società socialista può dare una prospettiva ai lavoratori e alle loro famiglie, ai loro figli. Una società in cui le innovazioni consentono di lavorare meglio, di lavorare meno, di lavorare tutti.
Le parole d’ordine per i lavoratori le abbiamo lanciate nella nostra campagna elettorale, ma le ribadiamo con forza ogni giorno e chiamiamo i lavoratori a mobilitarsi su esse in ogni luogo di lavoro:

Abolizione del Jobs Act, ripristino dell’art. 18 e sua estensione a tutti i lavoratori dipendenti. Nessuno deve essere licenziato senza giusta causa.
Trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato.
Salario minimo intercategoriale fissato per legge, non inferiore ai 1.400 euro mensili.
Una nuova scala mobile che indicizzi tutti i salari all’inflazione reale.
Salario garantito ai disoccupati pari all’80% del salario minimo.
Riduzione dell’orario di lavoro a un massimo di 32 ore settimanali a parità di salario.
Abolizione delle agenzie interinali e ritorno al collocamento pubblico.
Contrasto frontale al lavoro nero, le aziende che ne fanno uso devono essere espropriate.


MERCOLEDÌ 28 MARZO DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 12,30
PAVIA- Via LUCIANO MANARA
in caso di pioggia via Indipendenza (davanti alla A.S.L)
INCONTRO CON IL
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Verrà distribuito materiale informativo e
“UNITÀ DI CLASSE” il Giornale Comunista dei Lavoratori

ORGANIZZA

  • Partito Comunista dei lavoratori
    Pavia sez. “ Tiziano Bagarolo “

CONTATTI

  • pclsezpavia@gmail.com