Pubblica

Giovedì, 30 Maggio 2013 alle ore 11.00 - SALETTA DELLE COMMISSIONI PRESSO PALAZZO DELLA PROVINCIA DI MESSINA CORSO CAVOUR 86- MESSINA MESSINA

CONFERENZA STAMPA DEL PCL SULLE ELEZIONI COMUNALI DI MESSINA

CONTRO I DUE PRINCIPALI POLI DELLA BORGHESIA A MESSINA, GUIDATI DA GAROFALO (CENTRODESTRA) E CALABRO' (CENTROSINISTRA), INDICAZIONI DI VOTO CRITICO ALLA LISTA ACCORINTI SENZA ILLUSIONI DI CAMBIAMENTI RADICALI ! PER UN VERO CAMBIAMENTO NON BASTA UN PROGRAMMA RIFORMISTA-MINIMALISTA, E' NECESSARIO UN PROGRAMMA DI LOTTA ANTICAPITALISTA, PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI !

La città di Messina è da decenni, almeno dal secondo dopoguerra, governata da un apparato di potere che negli anni ha sempre espresso gli interessi della speculazione, dei palazzinari, dei cementificatori (ponte sullo stretto e devastazione del territorio) e dell’insieme della borghesia. Un apparato di potere che si è sempre contrapposto ai lavoratori, ai giovani, alle donne, ai precari, ai disoccupati, alle masse popolari della città. Negli ultimi anni, nel contesto della crisi capitalista, il quadro sociale ed economico a Messina è peggiorato: chiusure aziendali e licenziamenti, crescita della disoccupazione e della precarietà, assenza di prospettive per i giovani studenti e lavoratori, mancata costruzione di edilizia popolare per rispondere al diritto alla casa. A questo quadro drammatico si associa la carenza dei servizi pubblici (sociali, scolastici, sanitari, culturali, trasporti), la storica carenza di asili nido comunali e statali, l'assenza di strutture sociali ricreative per i giovani e gli anziani. Una situazione che le politiche dei governi padronali, nazionali e regionali, di centrosinistra e di centrodestra, "TECNICI" e di unità nazionale, stanno aggravando con i tagli lineari di austerity e le privatizzazioni (Fiscal compact, pareggio di bilancio, Spending review, i decreti Salva Italia, Cresci Italia, Fornero, ecc, ecc). Migliaia di lavoratori perdono il posto di lavoro, disoccupati, senza casa, immigrati e studenti delle famiglie operaie e popolari pagano i costi delle politiche criminali dei governi borghesi, nazionali, regionali, e della giunta comunale, affinchè venga pagato il debito pubblico ai banchieri.In questo contesto la borghesia e i poteri forti della città presenteranno alle prossime elezioni comunali i loro principali candidati: Garofalo (centrodestra), Calabrò (centrosinistra), che continueranno a garantire gli interessi dei poteri forti della borghesia contro i lavoratori, i disoccupati, i precari, i giovani e la popolazione povera ed emarginata (carcerati) della città. Il Partito Comunista dei Lavoratori non sarà presente a queste elezioni comunali, proprio per questo da indicazione di votare criticamente la lista Accorinti, che, pur presentando un programma riformista-minimalista compatibile con il sistema capitalista, rappresenta in queste tornata elettorale una coalizione civica con componenti di sinistra indipendente e autonoma dal PD locale di Genovese, espressione del gruppo locale dominante (i Franza). In generale le proposte della lista Accorinti esprimono un desiderio di razionalizzazione e di ammodernamento della macchina comunale, di trasparenza amministrativa contro il potere mafioso (battaglia di classe contro la mafia, che ci vede solidali), ma al contempo evidenti sono le illusioni: -su un possibile governo partecipativo dal basso di una macchina comunale strutturata, dentro lo Stato capitalista, per esprimere un "comitato d'affari" di una borghesia banditesca e truffaldina. La stessa proposta sottesa del “bilancio partecipato” per cui la popolazione dovrebbe venir “coinvolta” nelle scelte economiche dell’amministrazione borghese è datata e fallita; ad es. a Porto Alegre (Brasile) le risorse irrisorie e le decisioni di fatto in mano agli imprenditori hanno determinato una forte delusione tra le masse povere di quella città, che si sono rivolte nelle elezioni alle forze di destra. Non si capisce cosa avrebbero gli oppressi da negoziare con i loro oppressori! Noi al contrario rivendichiamo tutto il potere decisionale nelle mani dei lavoratori e delle classi sociali subalterne; Altresì la voragine del debito, che si è aperto nel bilancio del Comune di Messina, dimostra ulteriormente come solo la nazionalizzazione delle banche, responsabili del debito e della speculazione,sotto il controllo dei lavoratori, può essere il rimedio radicale per fronteggiare la crisi provocata dai capitalisti. Una cassa comunale, bucata dal debito e dai continui tagli nazionali e regionali comprometterebbe altresì, qualsiasi tentativo di politica comunale riformatrice.
- altre illusioni su un possibile uso progressivo del sistema della cooperazione: come le numerose vertenze del settore e le lotte dei lavoratori della logistica hanno dimostrato, il sistema della cooperazione è divenuto sempre più uno dei meccanismi di stritolamento e precarizzazione del lavoro salariato. BISOGNA RIVENDICARE LA FINE DELL’ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, CON LA CONSEGUENTE STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI NEL SETTORE COMUNALE !! Quindi a nostro giudizio nel loro insieme le proposte avanzate nel programma elettorale della lista Accorinti non incidono nello scontro sociale che attraversa trasversalmente la città, non fanno avanzare i rapporti di forza dal lato dei lavoratori. Nonostante ciò i settori popolari e proletari più coscienti continuano ad avere aspettative su questa aggregazione elettorale. Aspettative che già sono andate deluse al quarto e quinto quartiere con l’accordo tra Accorinti e Palano Quero (renziano) , e su cui il Pcl darà battaglia. Sul tema più urgente, quello del lavoro, semplicemente si vogliono garantire delle tutele sociali; al contrario è necessario per il movimento operaio rivendicare l’immediato blocco dei licenziamenti, la divisione tra tutti del lavoro che c’è a parità di salario, sviluppare un piano di opere di pubblica utilità (a partire dall’edilizia popolare, dal miglioramento del trasporto pubblico, risanamento del territorio, etc.) che darebbe lavoro ad un’immensa schiera di disoccupati e giovani laureati senza lavoro. Un salario sociale ai disoccupati disponibili al lavoro e iscritti all'ufficio di collocamento pubblico che deve diventare centrale contro le agenzie del lavoro interinale e precario. Per quanto riguarda Crescimpresa, nel migliore dei casi è un abbaglio! E’ un istituto nato per dirottare risorse sulle imprese, che grazie alla defiscalizzazione ci hanno guadagnato, precarizzando e tagliando ulteriormente i già miseri stipendi. Pensare che con la defiscalizzazione le imprese vengono a investire a Messina è una grande illusione, altri sono i mercati dove il Capitale fa i suoi profitti, delocalizzando le sue produzioni, si veda il caso messinese della grande azienda Aicon, che ha dirottato parte della produzione all’estero, dove il costo del lavoro è più basso. Nel programma elettorale della lista ci sono delle posizioni condivisibili sui beni comuni (acqua pubblica, servizi sociali, servizi culturali, non “Mecenati” privati….! , trasporti pubblici...). Nonostante le passate battaglie di Accorinti contro le dismissioni delle scuole pubbliche, nelle proposte (del programma Accorinti) manca una chiara e netta presa di posizione a difesa della scuola pubblica (di ogni ordine e grado) contro i finanziamenti comunali alle scuole parificate e, in gran parte, gestite dalla Chiesa Cattolica. La flotta comunale, che Accorinti propone, deve essere sotto il controllo dei lavoratori, in particolare di quelli che hanno quelle capacità professionali già dimostrate nel loro lavoro quotidiano e di tutti quei precari marittimi espulsi dal ciclo produttivo dai vari governi di centrodestra e centrosinistra. La battaglia contro il Ponte è anche la lotta per l’investimento di quelle risorse nella messa in sicurezza del territorio, e per la salvaguardia dal rischio sismico ed idrogeologico. Il Pcl ha ricercato (si veda esperienza del Comitato No-Frane) e ricercherà il massimo di unità con le forze delle sinistre sindacali, politiche e di movimento; ma non ci illudiamo delle dinamiche elettorali, né vogliamo che le masse si illudano: il voto che indichiamo è perciò un voto critico e di indipendenza di classe contro i due principali poli borghesi presenti alle elezioni. Qualcuno ci può obiettare che le nostre proposte dal lato dei lavoratori siano impossibile nella cornice di questo sistema e delle sue leggi, o che non sia possibile nel solo quadro locale di una città. E’ vero, soltanto spezzando il capitalismo e la “legalità” borghese è possibile risollevare le disastrose condizioni in cui versano oggi i lavoratori e la maggioranza della popolazione nella crisi. Rifiutare le compatibilità col sistema, sul piano generale come su quello locale, e abbattere il capitalismo è l’unica soluzione “realistica” alla crisi. Per questo nel dare l’indicazione di voto critico alla lista Accorinti in contrapposizione al centrodestra e al centrosinistra, alla borghesia e ai suoi partiti, non cadiamo nell’illusione che col riformismo possa cambiare qualcosa, ma intendiamo costruire una comunicazione con quei lavoratori, giovani, donne, precari,disoccupati, immigrati che nutrono aspettative nei confronti di questa aggregazione elettorale. E per questo siamo impegnati, a partire dalle lotte quotidiane, nella massima unità con le forze sociale di riferimento, e al contempo nella piena autonomia ed indipendenza di classe nella costruzione del Partito Comunista dei Lavoratori, nella prospettiva rivoluzionaria del governo dei lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SEZ. MESSINA

ORGANIZZA

  • PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SEZ. MESSINA

CONTATTI

  • carmelotto@libero.it