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PROVE TECNICHE DI REPRESSIONE

20 Dicembre 2010

La risposta del governo alla legittima protesta degli studenti non poteva che essere del più bieco stampo reazionario. Estendere il Daspo dagli stadi alle manifestazioni , l’ultima proposta di Maroni nel disperato intento di contenere ciò che è ormai incontenibile, significherebbe dare potere incondizionato alle questure ( e quindi a chi le manovra dall’alto) di decidere chi può e chi non può esercitare l’inviolabile diritto di scendere in piazza.

Oltre a rappresentare un grave attentato alla libertà di espressione, questo progetto potrebbe essere l’ arma più vile di cui questo governo, ormai incapace di gestire la rivolta di massa studentesca e giovanile che si sta propagando in Italia così come in tutta Europa, potrebbe avvalersi per reprimere ogni sorta di manifestazione di dissenso.

Se la “tessera del manifestante” sarà inserita nel prossimo decreto sicurezza, gli studenti ed i lavoratori si troveranno ad essere vittime non solo della repressione che abbiamo sinora visto con le cariche della polizia, ma addirittura di una repressione “preventiva” che impedisca loro di uscire di casa o persino li arresti (stando alla recentissima proposta di Gasparri) allorché siano previsti scioperi, presidi, cortei, così come ai tempi del fascismo.

Per questo è necessario unificare la protesta, radicalizzare la lotta di massa ed accelerare i tempi per la realizzazione di uno sciopero generale ad oltranza, finché questo governo padronale, reazionario e corrotto, non faccia la sua degna fine.

Partito Comunista dei Lavoratori

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