Teoria

LA DEMOCRAZIA NEL PARTITO BOLSCEVICO COME STALIN HA STRANGOLATO IL PARTITO

( di Eugenio Gemmo Direzione Nazionale PCL )

13 Novembre 2009

La degenerazione burocratica , iniziata nella prima metà degli anni 20, in Urss non trova la sua causa fondamentale nel malfunzionamento del partito. L'involuzione sovietica trova, soprattutto, ma non solo, le sue origini nelle contraddizioni oggettive internazionali ( fallimento dei processi rivoluzionari in Europa, accerchiamento capitalistico, ecc) e della società sovietica ( ricerca di stabilità sociale, il crescere dell'apparato ecc). Ma sarebbe un errore, un grave errore, sottovalutare il peso politico delle "scelte di partito" nel processo di burocratizzazione dello stesso. E' indubbio che se alcune correnti, uomini, gruppi dirigenti in determinati momenti storici avessero avuto un atteggiamento e una sensibilità diverse probabilmente il processo degli eventi non avrebbe assunto le stesse forme.



IL PARTITO SOTTO LA GUIDA DI LENIN DAL 1903 AL 1916



Tutti converranno, probabilmente, che il principio di un’ampia democrazia implica le seguenti condizioni necessarie: in primo luogo la completa pubblicità e, in secondo luogo, l'elettività di tutte le funzioni... 1





La storia del partito bolscevico al contrario di quanto la falsa storiografia stalinista ha tentato di far apparire è la storia di un partito aperto alla discussione e non al monolitismo fatto cieca obbedienza al capo.

Sin dalle sue origini il partito di Lenin ha avuto un percorso caratterizzato di scissioni, ricomposizioni e lotte intestine.





Nel 1903 durante il secondo congresso della Socialdemocrazia Russa tenutosi a Bruxelles e a Londra si creò la prima frattura all'interno del partito. Le divergenze nacquero, quando nel congresso si pose la questione dello statuto. Da un lato vi era la maggioranza ( bolscevichi in russo) guidata da Lenin che affermava :"E ' considerato membro del partito chiunque ne accetti il programma e lo appoggi sia materialmente che con la partecipazione personale, all'interno di delle organizzazioni di partito".2

Dall'altro lato vi era la minoranza ( menescevichi in russo) che con Martav, il suo leader, affermava." E' considerato membro del partito chiunque ne accetti il programma, lo appoggi materialmente, e presti una regolare cooperazione personale sotta la direzione di una delle sue organizzazioni".

Questa differenza può sembrare una differenza di poco conto, ma in realtà la proposta di Lenin era rivolta ha forgiare un’organizzazione di quadri, centralizzati, pronti ad egemonizzare il futuro processo rivoluzionario.



Un altro scontro degno di nota si ebbe sulla questione del boicottaggio alla Duma ( una sorta di parlamento con limitati poteri) nel 1906 nella file del Partito Socialdemocratico ( bolscevichi e menscevichi si erano "formalmente unificati all’IV congresso di Stoccolma). In due occasioni, uniche nella storia, Lenin votò con i Menscevichi per la partecipazione del partito alle elezioni. Così nelle elezioni supplementari della I Duma in Georgia nel 1906 e alla conferenza del partito che si tenne nel 1907 per la partecipazioni della Socialdemocrazia alle elezioni della II Duma Lenin si schiero al fianco dei menscevichi, del Bund, in opposizione a i Bolscevichi Bogdanov, Lunacarskij che erano per il boicottaggio.



Tra il 1907 e il 1908 Lenin affrontò la lotta con gli "otzvisti" ( "richiamatori" in russo) questi corrente all'interno della frazione bolscevica voleva "richiamare" i rappresentanti socialdemocratici dalla Duma , gli otzovisti reputavo deleterio la partecipazione della Socialdemocrazia alle istituzioni di stato. Lenin la pensava in modo diametralmente opposto, questo è un esempio tipico del metodo leninista, secondo Lenin ci si doveva servire- fece approvare un documento- della Duma come di una piattaforma per l'agitazione rivoluzionaria. 3



Per Lenin, dunque, era essenziale un un partito centralizzato e disciplinata, ma al tempo stesso il partito doveva avere piena libertà di discussione e libertà di voto: "Abbiamo accettato il principio del centralismo democratico, la garanzia dei diritti di ogni minoranza e di ogni opposizione leale, l'autonomia di ogni organizzazione di partito, l'elettività, la responsabilità e la revocabilità di tutti i funzionari di partito"4



"IL principio del centralismo democratico e dell'autonomia delle instanze periferiche significa appunto libertà di critica in ogni sede, purché non violi l'unità nelle azioni concrete".5





Negli stessi anni sino al 1910 un’ennesima divergenza divampò nelle file della frazione bolscevica, quella dell’"ultimatismo". La frazione ultimatista, chiamata così perchè voleva che la delegazione socialdemocratica alla Duma ricevesse un ultimatum con l'imposizione di assumere una posizione intransigente di principio, era attiva particolarmente a Pietroburgo. Gli ultimatisti tra cui si annoverano Bogdanov, Aleksinskij assunsero una posizione molto rigida anche sulla questione sindacale e sulla attività legale del partito.



Negli anni a seguire la frazione di Lenin fu immersa nella discussione riguardante la "costruzione di Dio" ( empirocriticismo). Questo dibattito filosofico animato da Gorkij e Lunacarskij si legava con l'idea mistica, tratta dalla filosofia di Mach e Bogdoanv, per cui il socialismo era una sorta di religione...



Ci fu anche la discussione avanzata dai "conciliazionisti" montata da Rykov, Nogin, Kamenev e altri . I conciliazionisti volevano l'unità politica sostanziale con la frazione dei menscevichi.



IL PARTITO SOTTO LA GUIDA DI LENIN DAL 1917 AL 1922



Le divergenze( sempre pubbliche) tra i dirigenti del partito/frazione bolscevico non si arrestarono neanche durante la rivoluzione di ottobre.



Sino all'aprile del 1917, Lenin, in altre parole sino alla pubblicazione delle famose "Tesi d'aprile" vi fu una spaccatura forte all'interno del partito.

La "Pravda", diretta da Stalin, si era rifiutata nei primi mesi del 17 di pubblicare tre delle quattro "lettere da lontano" scritte da Lenin in esilio, secondo cui non bisognava sostenere il governo provvisorio, ma occorreva preparare la rivoluzione proletaria, trasformare la guerra imperialista in guerra civile e rifiutarsi di cadere in un atteggiamento "socialpatriottico". Insomma la destra dei bolscevichi guidata da Kamenev e Stalin non lesinava in quanto ad opposizione verso Lenin e Trotskij.



Ancora sempre nel 1917 poco prima della presa del palazzo d'inverno Zinoviev e Kamenev espressero il loro dissenso, su il giornale vicino all'area menscevica di Gorkij sulla conquista del potere.



Riazanov e Lovonskij, sempre con il libero dibattito, votarono contro lo scioglimento (proposta bolscevica) dell'assemblea costituente.



Nel 1918, prima della firma del trattato di pace di Brest-Litovsk, la sinistra bolscevica capeggiata da Bucharin espresse quasi quotidianamente su una rivista fatta su misura la loro posizione di contrarietà alla firma del trattato.

IL bolscevico Ossinskij propose, nel 1918 sulla rivista" Kommunist" una gestione dell'industria lontana dalla allora concezione del partito.

Ancora non possiamo dimenticare le correnti che si vennero a formare nei primissimi anni 20 come l'opposizione operaia, il gruppo la verità operaia, il gruppo di Ignatev, l'opposizione centralista democratica ecc...6

Insomma il partito di Lenin era un organizzazione viva e forgiata nel dibattito interno. Certo qualcuno potrà obbiettare che la scelta, del X congresso, di vietare la formazione di frazioni fu una scelta contraddittoria rispetto al percorso politico svolto sino allora dal bolscevismo. Naturalmente la proibizione delle correnti organiche, alla luce dei fatti ( soprattutto per l'uso strumentale che ne fece Stalin), non fu una scelta felice, ma va anche ricordato che Lenin non arrivò mai a misure amministrative, militaresche di repressione nei confronti di alcuni e per di più Lenin arrivò a proibire momentaneamente e solamente ( causa difficoltà delle economia russa) le frazioni, ma non le tendenze. Quindi la libera discussione interne rimaneva, seppur nei confini del partito, inalterata.

IL partito di Lenin e di Trotskij non era un docile strumento che eseguiva gli ordini senza pensare, ma era un’organizzazione costituita da comunisti che avevano una determinata sensibilità politica basata sulla propria formazione fatta di sfumature e diversità di opinione.



COME STALIN HA STRANGOLATO IL PARTITO



Solo 4 righe sulla pravda, siamo nel 22, annunciano che Stalin è il nuovo segretario del Partito.7 Stalin è personaggio di secondo livello per lo più sconosciuto ai militanti di base del partito. Forse fu proprio il suo incolore politico che lo agevolò nell'ascesa all'interno dell'apparato.



Nel 1923 siamo nel periodo del cosiddetto interregno. Lenin è malato e si è aperta la lotta di successione. Zinoviev, Kamenev e Stalin legati tra loro, più che da affinità di vedute politiche, da un’invidia incontenibile verso Trotskij ( non tolleravano che Troskij il bolscevico dell'ultima ora gli avesse rubato la scettro della popolarità nel partito) si alleano tra loro. Obbiettivo: ridimensionare Trotskij e il suo peso politico.

La campagna politica contro Trotskij e il "trotskismo" procede bene per i tre l'apparato e saldo nelle loro mani, seppur non riescono a primeggiare nel dibattito politico e son costretti a ricorrere al metodo calunniatore come sosterrà in seguito Kamenev 8. Trotskij anima l'Opposizione di sinistra e risponde alla campagna d’accuse del suo presunto deviazionismo politico scrivendo le Lezioni d’Ottobre. Un testo che ricorda come Zinoviev e company si opposero alla politica di Lenin durante i giorni della rivoluzione. Redige anche un altro testo degno di nota, IL Nuovo Corso, un appello per il ritorno della libera discussione tra le file del Partito.

Intanto nel 1923 nel piano della battaglia antitrotskista Zinoviev inizia ad intravedere il pericolo di onnipotenza di Stalin. A Kislovodsk convoca una sorta di riunione segreta per cercare di ridimensionare lo strapotere del segretario generale 8b. Nel 1925 la Troika si frantuma Zionoviev e Kamenev rompono con Stalin e formano l'Opposizione di Leningrado che ben presto si alleerà con l'Opposizione di Trotskij dando vita all'Opposizione unificata.

La lotta, nonostante l'Ottimismo di Kamenev, non poteva essere vinta: Basta che Lei ( riferito a Trotskij) si sieda vicino a Zinoviev e il partito capirà subito qual è il vero comitato centrale" 9. L'Opposizione Unificata fu schiacciata, i suoi dirigenti e militanti furono imprigionati nei gulag e uccisi ( alcuni, pochissimi, giudicati nei processi farsa di Mosca), medesima sorta accadde all'Opposizione di Destra di Bucharin. Quando Stalin ebbe finito con i compagni di partito, passò alle armi i capi militari, i fedeli compagni di corrente della prima ora, i dirigenti dell’ NKVD, ecc.





Ma come è possibile che un partito, come abbiamo visto, ove il libero dibattito ( seppur duro) era un tassello fondamentale per la formazione dello stesso si sia ridotto a strumento di terrore e supina ubbidienza?



Krupskaij ( moglie di Lenin): "Se Ilic ( Lenin) fosse in vita sarebbe in prigione..."9b



MODIFICA DELL'APPARATO



Uno delle prime modifiche che Stalin fece, in modo arbitrario, riguardarono la struttura organizzativa del partito è la creazione all'interno della segretaria di una sezione di organizzazione e di istruzione , corpo volante di ispettori incaricati di controllare le organizzazioni locali, questo gli permetterà di avviare le prime sostituzioni e/o rimozioni di chi non considerava fedelissimo a lui. In contemporanea, sempre nei primi anni 20, L'Ufficio politico decise di inviare un osservatore al collegio della Ghepù ( ex Ceka polizia sovietica) per rassicurare i cittadini sovietici, tutti i membri dell'Ufficio politico considerato il compito, per usare un eufemismo, poco delicato tranne uno di loro Stalin. IL segretario Creò inoltre una segretaria personale, fuori dagli organismi di partito, dal ruolo indefinito... Stalin per formare questa segreteria chiama al suo servizio giovani funzionari estranei alla lotta del bolscevismo :Ezov 10, Smitten, Bauman, Poskerebysev ecc.

Intanto Stalin affianca alla sua opera di rimozione e sostituzione quella del terrore, che in seguito sarà la sua principale prerogativa...



Se dovessi, in questa sede, elencare tutti i nomi dei rivoluzionari, amici, parenti e vicini di casa vittime delle purghe stalinista non credo basterebbero ( senza ironia) due anni, ma un esempio tra i primi, forse per questo esplicativo, deve essere citato perchè in questa triste vicenda si racchiudono tutti gli aspetti di Stalin: odio, paura, disprezzo e sadismo.



Frunze era un uomo della corrente di Zinoviev e nel 1925 Stalin stava rompendo con Zinoviev, Frunze aveva da poco sostituito Trotskij nella carica di commissario alla guerra dopo le dimissioni forzate del capo dell'Opposizione di sinistra. IL nuovo commissario al guerra soffriva di una forte ulcera allo stomaco che due giorni curativi nel Caucaso avevano praticamente guarito. I medici, conoscendo anche la debolezza cardiaca di Frunze, consideravano un operazione assai pericolosa, Stalin incaricò il medico del CC del Partito - con l'ausilio di manovre politiche- di far ammettere al collegio medico l'importanza di un operazione a Frunze. Frunze fu costretto ad entrare in sala operatorio ove morì sotto i ferri. Poche settimane dopo il laido Vorosilov lo sostituì. Qualche mese più tardi la rivista letteraria "Krasnaja Nov" diretta dal critico Voronskij pubblicava una novella del giovane scrittore B. Pilniak, Storia della luna non spenta ovvero la morte del comandante in capo, che ci descrive il comandante Garvrilov operato per forza di ulcera , oramai guarita, allo stomaco su ordine dell' "uomo dalla schiena dritta"11 il capo della troika che governa il paese.. L'Ufficio politico fa sequestrare il racconto e sia Pilniak che Voronskij moriranno nei gulag stalinisti...



Stalin intanto fa aumentare i membri del CC allarga così la sua influenza, ormai è la segreteria ad avere il potere assoluto. Non era più come sotto Lenin ove il Congresso di Partito eleggeva un Comitato Centrale il quale, a sua volta, eleggeva un Segretario Generale. Sotto Stalin questo modello era stato sostanzialmente ribaltato ed era il Segretario Generale a determinare la composizione del Politburo e del Comitato Centrale.



Un fatto singolare che pone l'accento su quanto sia importante il funzionamento democratico di un partito. Nel corso del XVII congresso del PCUS, nel 1934, afferma Procacci in storia del XX secolo che Kirov, protetto di Stalin, ma forse più sobrio di lui nell'amministrare il partito, fu eletto segretario con le modalità di voto segreto. Naturalmente Stalin manipolò e invalidò le votazioni del congresso. A riprova, di tale avvenimento, vi sono due prove storiche.

La prima ci viene dalla testimonianza storica di Saumjan uno dei pochi sopravvissuti alle purghe. " Alcuni delegati e sopratutto quelli che ricordavano il testamento di Lenin cominciavano a pensare che era ora di togliere a Stalin l'incarico di segretario generale per trasferirlo ad altro incarico.12

La seconda testimonianza, questa indiretta, è la vittoria silenziosa che gli uomini che sostennero Kirov ottennero al congresso. Infatti, Kirov entra nella segreteria insieme a Zdanov, Kaganovic e Stalin. Ma Stalin, cosa molto strana per un partito cui le forme sono l'abc, non viene nominato come segretario generale, bensì come semplice segretario.13



Dunque è chiaro che la democrazia interna è uno strumento utile contro i germi dell'ipercentralismo, ma un aspetto ancora è doveroso da spiegare come può un politico di secondo livello, qui sotto riportiamo un episodio che dipinge bene la pochezza ideologica di Stalin, come Stalin aver raggiunto tale posizione, ma soprattutto perchè?



Durante il dibattito della XV conferenza di partito Stalin afferma: " ...le tesi che hanno determinato tutta la linea della nostra rivoluzione e la sua opera di ricostruzione, le tesi che riguardano la possibilità della vittoria del socialismo in un paese solo" sì queste citazioni a detta di Stalin ad un singolo passaggio di Lenin. Ma Kamenev sostenne che quella citazione non si riferiva alla Russia. Stalin ripose inorridito " Questo è incredibile è inaudito e si presenta come una diretta calunnia del compagno Lenin...una falsificazione di Lenin!" Prese la parola Trotskij e citò le parole di Lenin nella loro interezza:" La vittoria completa della rivoluzione socialista in un paese solo è impensabile, essa richiede la cooperazione attiva di almeno vari paesi progrediti fra i quali non si può porre LA RUSSIA!"



Insomma un uomo più furbo che abile...



LA BUROCRAZIA.



IL Problema della burocrazia sovietica si pone come il problema dell'apparato di partito, ovvero il problema dei funzionari, degli intellettuali piccolo borghesi che svolgono ruoli di direzione media o superiore all'interno del partito. All'interno di questa spira sociologica si somma un altro aspetto quello del conservatorismo. La capacità di questi strati, estranei al proletariato, di mantere dei privilegi materiali e culturali rispetto alla popolazione sovietica.

E' indiscutibile che la burocrazia nell'URSS sia cresciuta grazie al fenomeno d’ascesa sociale ( mascherato da una sorta d’equilibrio internazionale): quelli che occupano dei posti di privilegi vogliono continuarli ad occupare mentre nuove leve- disposte a tutto- sono pronti a rimpiazzarli.14

Nei fatti vuol dire avere i " conti fissi in banca", un burocrate d’apparato poteva acquistare ciò che voleva mantenendo comunque la stessa somma in conto deposito, nonostante la penuria di cibo, vestiario e quant'altro per i cittadini sovietici. Oppure i magazzini speciali di staliniana fattura, questi magazzini, nascosti al popolo dietro la parvenza di abitazioni, avevano il pregio di avere tutto anche l'impensabile...

Gli stipendi sotto la responsabilità di Lenin un funzionario di partito recepiva uno stipendio pari un operaio specializzato, sotto la segreteria di Stalin il rapporto passò da 1 a 12. 15



Certamente è importante ricordare che solamente gli eventi di carattere internazionale avrebbero scosso il sistema sovietico e rigenerato il partito, ma è anche vero che noi come marxisti rivoluzionari dobbiamo porci delle regole ( ancora oggi in seno ai partiti riformisti poco rispettate) per evitare tali derive.

La lotta contro i privilegi materiali, come PCL ( basta leggersi lo statuto) abbiamo posto un limite di retribuzione di funzionari o d’istituzionali.

Altro aspetto è la regola dell'eleggibilità e revocabilità degli eletti, funzionari, segretari ecc a tutti i livelli.

Infine la libertà di discussione.



Chi pensa con che lo stalinismo sia stato il frutto di un incidente di percorso o, peggio ancora, oggi siccome è passato è inutile parlarne forse non sa o non vuole vedere -credo- per una sorta di occlusione mentale il disastro e le sconfitte che ha rappresentato per il movimento operaio.



Eugenio Gemmo D.N. PCL





1 Lenin Che fare?

2 Zinoviev Storia del Partito Comunista Russo

3 IL PCUS Nelle risoluzioni ( IV conferenza)

4 Lenin Opere complete VOL 10

5 Lenin Opere complete VOL 10

6 R.V. Daniels La coscienza della rivoluzione

7 J.J. Marie Stalin

8 P. Brouè La rivoluzione perduta

8 b J.J. Marie Stalin

9 P. Brouè La rivoluzione perduta

9b P. Brouè La rivoluzione perduta

10 Ezov futuro capo della Ceka , diede il nome alla triste epopea di sangue delle purghe "ezvocina"

11 J.J. Marie Stalin

12 Pravda coll. 1964

13 Krasinikov Kirov

14 E. Mandel La burocrazia

15 O. Chelevniuk Stalin e la società sovietica negli anni del terrore.

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